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Helter Skelter e i libri fondamentali sul caso Manson!

C’è diversa roba su Helter Skelter, Charles Manson e la sua Family. A parte le biografie dei vari membri, cristiani rinati (ma in alcuni casi mai pentiti per il passato) potete trovare biografie e testi infiniti di criminologia. Ogni volta che si parla di sette sataniche, ecco che in copertina mettono Charlie. Se è un libro sui Serial Killer, c’è ancora lui in cima a tutto.

Ma i due libri che dovete assolutamente avere se vi interessa approfondire la vicenda legata a Charles Manson e la cricca che uccise per lui, sono:

Helter Skelter di Vincent Bugliosi e Curt Gentryhelter skelter

La Famiglia di Ed Sanders

helter skelter

Per quanto riguarda Helter Skelter, non c’è in giro un resoconto più accurato e puntuale sull’intero processo, le indagini, i crimini. Il solo difetto è che purtroppo la dettagliata cronaca di Bugliosi, ovvero il pubblico ministero che contribuì in maniera decisiva a condurre Charles Manson nel braccio della morte, è un po’ datata.

Per dirne un paio. L’omicidio di Shorty Shea è solo ipotizzato. Il cadavere sarà effettivamente ritrovato anni più tardi. Ronald Huges, avvocato hippie che rappresentò Manson, non fu ucciso. Bugliosi scrive apertamente di omicidio, mentre anni dopo si appurò che la sua morte fu un incidente. Il libro, pubblicato nel 1974, si concentra sui fatti che vanno dalla notte degli omicidi alla fine del processo, quindi 1969-1971. Ovviamente questo permette al malloppone La Famiglia di Ed Sanders, uscito nel 1971 e poi rieditato a più riprese, di dargli una pista.

Helter Skelter per il processo – Ed Sanders per tutto il resto

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Ed Sanders, l’ex cantante dei Fugs, poeta beat e saggista, ha tentato di “esaurire” l’argomento Manson, aggiornando e revisionando per tutta la vita il suo libronissimo. Nell’edizione Feltrinelli più recente copre fino al 2010 e una nota in coda informa della morte di Charlie.

Nonostante la ricchezza di informazioni del libro di Sanders, bisogna però dire un paio di cosette che non vanno bene. C’è troppa roba. Pagine e pagine di notizie che confondono e disperdono un po’ l’attenzione del lettore. Questo soprattutto nella seconda parte. L’accumulo vorrebbe farci capire quante scemenze e assurdità girassero intorno al processo Manson, ma davvero, ci fidavamo sulla parola.

La storia di Charles Manson e degli altri membri della Family è esaustiva e scritta in modo molto coinvolgente nel libro di Sanders. Questo lo rende pregevole e indispensabile. Dai crimini al processo però tutto si fa un po’ più caotico e rarefatto.

L’ideale sarebbe cominciare con il libro di Ed e passare a quello di Bugliosi quando l’altro arriva agli omicidi. Papparsi tutto Helter Skelter e ricominciare con Sanders dal 1974 in poi. Bisogna ammettere però che c’è un altro fatto molto importante non presente nel testo dell’avvocato che invece troverete su The Family. Mi riferisco alla faccenda degli occhiali da sole a Cielo Drive.

Bruce Lee e il mistero degli occhiali da sole

bruce lee

Se leggete Helter Skelter  di Bugliosi vi arrovellerete insieme all’ex pubblico ministero sulle ipotesi intorno agli occhiali. Se avrete a disposizione anche il libro di Sanders vi sarà chiaro da dove provengano e soprattutto la follia assoluta che c’è dietro quel paio di occhiali del cappero. Pensate che Polanski arrivò a sospettare di Bruce Lee. Ma andiamo oltre.

C’è da dire che in America solo il caso JFK è stato così sviscerato. Ci sono pagine e pagine di resoconti dettagliati degli assassini Tate-LaBianca. Al punto che non se ne può quasi più. Mentre nel caso di Bugliosi però è comprensibile che un avvocato immerso nella vicenda finisca per rendere il pubblico informato al minuto delle coltellate e le dinamiche precise degli omicidi, Ed Sanders fa lo stesso, risultando forse solo troppo zelante e maniacale.

Se mettiamo a confronto la parte cronologica del processo in entrambi i libri, è interessante perché mostra due punti di vista diversi. Bugliosi era dentro e faceva la partita. Sanders era in tribuna e guardava la partita. Le due testimonianze in un certo senso possono essere complementari.

Sia Bugliosi che Sanders sono entrambi d’accordo su una cosa. Charles Manson era un lestofante, un folle e un furbacchione. Mentre però l’avvocato lo rende minaccioso e sulfureo, Ed, artista ed eroe della controcultura finisce per ridimensionarlo, fino quasi a ridurlo a una macchietta grottesca e innocua.