Il risveglio al Frantic Fest è all’insegna della conta dei lividi presi durante il pogo mangiatutto dei Napalm Death, e dell’acqua fredda. Dalle docce esce solo quella. Anche il secondo giorno Ruggiero e i suoi amici equini si perdono il film in programma. Del resto l’orario della proiezione, le 10:30, non aiuta. I cessi sono intasati, le gambe scorticate e incrostate dai pizzichi delle zanzare. I Voivod sono in giro dal primo giorno e si godono l’evento come fossero umili mortali. Se ne vanno tra la gente e si bevono la birra sorridendo e scherzando con il pubblico. Al Frantic Fest ci sono cavalli liberi e Voivod liberi.
Ruggiero ci tiene a condividere una riflessione. Eventi come il Frantic, gli tolgono del tutto la voglia di masturbarsi. Potrebbero essere la cura contro la compulsione onanistica dilagante del popolo di internet e quindi anche dei 5 Stelle. Gli eventi metal di contro potrebbero aumentare il rischio di tumori alla prostata.
Frantic Fest – Come sono state le band della seconda giornata
The Haunting Green, sono post-black ambient metal. Come vedete nella foto si tratta di batteria donna e chitarra uomo con voce di entrambi. Più di lui che di lei. Sono il primo gruppo del giorno ma Ruggiero è affetto da OCD (disturbo ossessivo compulsivo) e ne ha sofferto per tutta la durata dell’esibizione. Convinto che la macchina fosse rimasta aperta, è andato fino al parcheggio a controllare per 8 volte. Quindi si è perso l’esibizione. Però ha notato, nel mentre, che la maggior parte del pubblico del Frantic è composto per metà da blackster e per metà da thrasher. Non ci sono vie di mezzo, a parte i campeggiatori.
I Saor, black metal band di ottima fattura, sono stati grandi anche se non hanno accettato di bere il Wiskey di Ruggiero e a fine giornata non hanno fatto onore alla fama da sbevazzone degli scozzesi.
I Gaerea sono stati. Particolari e bellissimi. Lovecraftiani, se è ancora lecito usare questo aggettivo.
Midnight fantastici. Vero black metal old school. La band migliore del secondo giorno. Ruggiero durante la loro esibizione travolgente, ha fatto lo stage diving più lungo della sua vita. Peccato il suo telefonino abbia deciso di cancellare il video della performance. La security però ha informato subito dopo Cavallo Goloso che è la terza volta che fa stage diving e non sono tollerate ulteriori reiterazioni. Ma è inaccettabile dire a un metallaro durante un concerto di regolarsi con questo genere di cose, no? Specie uno affetto da disturbo ossessivo compulsivo.
Selvans, quinta volta che Ruggiero li vede ma nel tempo continuano a confermarsi come una band molto valida. Nuovo look molto convincente ispirato al gotico italiano e gli spaghetti western. Il singer sembra un misto tra uno sciamano, un calciatore sovrapagato e una comparsa di Bud Spencer e Terence Hill, uno di quelli che prendono un sacco di pizze e finiscono per risultare simpatici al pubblico.
Cavalli vs. Blackster
Primordial ineccepibili. Ruggiero ha osato fare ancora stage diving con la maschera da cavallo e nessuno l’ha fermato. Soltanto dopo gli si è messo davanti il “blackster convinto” di turno, che ha iniziato a minacciarlo con delle piccole spinte, spiegandogli che in certi contesti una pagliacciata simile è fuori luogo. Curioso sentirsi accusare di scarsa sobrietà da uno con la faccia truccata da panda.
Passare da un palco all’altro è dura. Ruggiero ha quindi preferito tenersi il posto per i Voivod e rinunciare ai Messa. Con tutto il rispetto per la band italiana, come dargli torto?
Frantic Fest – La discutibile security
Voivod magistrali. Ma la security si è mostrata piuttosto sgarbata e violenta durante la loro esibizione. Ruggiero ha visto morire sul nascere i suoi ulteriori stage diving. Alcune persone sono cadute in terra facendosi male per colpa dei bestioni della sicurezza che li hanno fermati con degli spintoni prima che potessero raggiungere le spalle del pubblico e lasciarsi scivolare sopra di esso.
Ruggiero prima del concerto ha chiesto al batterista dei Voivod se si fosse goduto i Napalm Death. Lui gli ha risposto che uno dei motivi della sua presenza al Frantic sono stati i Total Chaos. Comunque i Voivod hanno mostrato il solito grande stile. La gente ha pogato con un’intensità quasi all’altezza di quello per i Napalm Death. Nonostante la garanzia che rappresentano, al Musciagna i Voivod sono risultati un po’ fuori contesto, dato il bill della giornata. Molto meglio se li avessero fatti suonare ieri.
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