Bowels of Earth è l’ultimo disco degli Entombed A.D. prodotto dalla Century Media Records – Dovevo parlarne prima delle mie ferie, ma vuoi appunto il poco tempo a disposizione, vuoi che sono gli Entombed A.D… E quell’AD alla fine del nome, quanti problemi comporta. Un esempio? La formazione ivi presente è (quasi) tutta la stessa identica formazione che fu Entombed fino allo screzio avvenuto con gli ex membri. Ascoltare gli Entombed A.D. oggi equivale ad ascoltare gli Entombed fino all’album Serpent Saints – The Ten Amendments, e quelli che hanno calcato i palchi per un sacco di tempo sotto quel monicker. Ma voi siete metallari, siete ignoranti. C’è un A.D. alla fine del nome? Allora la band è un’altra. Mentre gli Entombed “originali” non si è ancora capito cosa cazzo vogliono fare della loro carriera ma… cazzo, non c’è l’AD, quindi gli Entombed veri sono loro, giusto?
Entombed A.D. o non Entombed A.D. questo è il problema
E mentre i “veri” Entombed stagnano, gli Entombed A.D. pubblicano quest’anno il nuovo Bowels of Earth ed è… buono dai. Non spendo parole come ottimo, capolavoro, disco dell’anno. Che palle. Sinceramente ho già smesso di ascoltarlo, ma probabilmente sono io che ho dei deficit di attenzione.
Non sono mai stato un fan degli Entombed post Clandestine, e ogni volta che dico Wolverine Blues è noioso, un metallaro svedese muore di cirrosi. Meglio.
Se la vostra intenzione è continuare a fissare quell’A.D. come il bubbone sulla fronte d’un vecchio che considera i medici dei seguaci del demonio, chiudete qua l’articolo, stringiamoci la mano e rimanete chiusi nel vostro orticello in attesa di morire di fame. Gli altri invece provate a dargli un ascolto.
Scoprirete un disco di sano old school swedish death metal, con influenze melodic sopratutto negli assoli (merito forse anche della new entry Guilherme Miranda?). E soprattutto di un Petrov ancora in forma, nonostante l’alcol e la probabile cirrosi causata di tutti i miei commenti negativi su Wolverine Blues.
Davvero dategli una possibilità e poi dimenticatelo come me. Va bene anche così. Recuperiamolo insieme tra qualche anno, forse decennio e ricordiamo, birra in mano, perché in fondo ‘ste diatribe che ci portiamo dietro da secoli tra band per il possesso d’un cazzo di nome sono solo cazzate.
Sono gli album che fanno la differenza. E i “veri” Entombed dove sono? Probabilmente più qui che altrove.