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Iron Maiden al proprio funerale – Il saluto heavy per Marek Sablone!

La notizia, per quanto ci riguarda non è la morte di Marek Sablone, un ragazzo trentaduenne di Pescara, deceduto durante un’immersione. Quello che ci riempie di commozione è che al funerale si è suonata la musica degli Iron Maiden! E la cosa delimita la natura di un metallaro da quella del resto del creato. Insomma, per le centinaia di persone presenti alla cerimonia deve essere sembrato ridicolo, indegno, orribile, che una band, i Maiden Division, abbia eseguito dei pezzi rumorosi e davvero poco comprensibili. Fosse stato Child In Time o Stairway To Heaven Nothing Else Matters… e invece Aces High! Duro e puro, cazzo!

Perché dobbiamo renderci conto che gli Iron Maiden per noi metallari sono Mozart ma per il resto del mondo che non ama il metal sono una roba chiassosa e tutta uguale. Perennemente Maiden, sprofondati in loro stessi da tanti anni, eppure la loro formula è talmente drastica e incontaminata, che un brano come Aces High non potrà mai capirlo uno come mio padre e nemmeno mia sorella. I Dokken sì, i Metallica pure, ma i Maiden no. Dickinson a mia madre sembra uno a cui stanno asportando un’ernia alle palle senza anestesia. E a mia nonna ricordava il lamento del soldato tedesco che udì morire fuori dalla finestra di casa sua, durante la guerra.

Marek Sablone e i funerali heavy metal del futuro

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Per carità, stiamo parlando di un ragazzo morto, di una tragedia. Del resto durante i funerali, i parenti sono come ubriachi di dolore e non si rendono quasi conto di ciò che gli capita intorno, ma questo è un omaggio a Marek Sablone. Lui amava gli Iron Maiden e li sentiva tutte le volte, dicono gli amici. Li metteva a palla ogni occasione in cui si apprestava a compiere una delle imprese estreme che tanto gli piacevano. Roba di sport ovviamente, che io, in fissa con la musica estrema, non riesco a capire. Metal lo associo a una buona birra o al sesso, non al Bunjee Jumping o i lanci col paracadute.

Non so se questo episodio darà il via a una nuova moda, una possibilità che andando avanti, le agenzi funebri potranno contemplare tranquillamente. Chiederanno alla famiglia: quale canzone preferiva? C’è una band o un cantante che amava e che gli sarebbe piaciuto far sentire durante il suo ultimo saluto a tutti. Se volete qui abbiamo alcuni gruppi specializzati in Deep Purple e quella roba rock, per cento euro vi fanno due pezzi al momento del commiato fuori chiesa”.

E magari le cover band avrebbero un nuovo giro di affari. Come molte vanno ai matrimoni, presto accetteranno ingaggi anche per i funerali. Certo, non credo che i Maiden Division abbiano accettato dei soldi. Magari lo conoscevano e hanno solo detto ciao al loro amico ribadendo una passione comune. Però è così che si comincia nel regno del neoliberismo: si parte con un gesto dolce e coraggioso, con un omaggio… E si finisce per trasformarlo in un giro d’affari del cazzo. Addio Marek e che la terra ti sia heavy!