Dopo avervi illuminato riguardo il cunnilingus e il sesso anale, volevo accompagnarvi in un meraviglioso viaggio, più specifico e particolare. Oggi parleremo di orgasmo femminile, del bottoncino magico chiamato clitoride e del famigerato punto G.
Fermo restando che un uomo che sa usare la lingua ( ma soprattutto a cui piace usarla) resta e resterà per sempre padrone del cuore di una donna, ci sono molti altri modi per conquistare la nostra fi…ducia. Per questo viaggio nel magico mondo della patata mi sono avvalsa dell’aiuto delle nostre esperte del settore, Samonga Pipitonga e Anuska Patatova, anche di alcune delle mie compagne di avventura, donne che incontriamo tutti i giorni per strada, al supermercato, all’uscita di scuola dei bambini, mamme ( in questo caso oserei dire MILF) insospettabili che mi hanno concesso di profanare i loro segreti più intimi al solo fine di espandere il verbo, di portare a tutti voi la buona novella e aiutarvi nel difficile compito di soddisfarci.
Per ovvi motivi non farò i loro nomi, ma sappiate che ormai sono diventate le mie confidenti, le mie amiche, con le quali affrontare gli argomenti più disparati e che, soprattutto, sanno darmi buoni consigli senza giudicare.
Partiamo con l’illustrarvi la patata in tutto il suo splendore. Partiremo dall’esterno, dalla parte visibile che tutti pensiamo di conoscere ma che nasconde insidie e pericoli.
Partiamo dal presupposto che anche il più bravo degli amanti non riuscirà MAI a toccare una donna nell’esatto modo in cui lei desidera ( un po’ come nessuno sa farvi le pippe come voi stessi volete; questo non è un male, badate bene). Posso indicarvi l’esatto punto da sfiorare, quello da bagnare, descrivervi il movimento esatto ma ovviamente, come già ribadito in altra sede, quello che dovete fare lo vedrete scritto sulla faccia della vostra partner. Questo non vuole essere un manuale di istruzioni, la vagina non è una playstation e nessuno può dirvi i codici esatti.
Comunque non devo essere io a dirvi che prima di avere un incontro ravvicinato si comincia con il baciarsi, accarezzarsi, coccolarsi. Ci vuole una certa predisposizione per far certe cose e non abbiate pena, capirete da soli quando è il momento giusto. Dicevamo… ah si, accarezzarsi etc etc. Piano piano potrete avvicinarvi ma senza andar a stuzzicare punti precisi, toccatela sopra gli slip, non è ancora il momento di spingersi più a fondo.
Quando vi accorgerete che la situazione si sta facendo umida, potrete passare al contatto a pelle, ma sempre mantenendovi all’esterno: accarezzate le grandi labbra, l’interno coscia, delicatamente, come un soffio che lentamente farà dischiudere il bocciuolo dell’ammore. Le chiappe ragazzi, accarezzatele i glutei, per dio! Appoggiando la mano sul monte di Venere e tirando la pelle leggermente verso l’alto vedrete ritrarsi il cappuccio clitorideo e uscire la punta.
Immaginatelo come un piccolo pene e come tale è ricoperto dal suo cappuccio di pelle. Il glande è la parte visibile del clitoride e misura 0,5 – 1 cm, mentre la parte invisibile che circonda i lati della vagina come una radice biforcata può misurare fino a 10 cm di lunghezza, e dai 3 ai 6 cm di larghezza e ha il triplo delle terminazioni nervose dell’organo maschile. E già questo dovrebbe darvi un’idea… Ah, sì, il clitoride…prendetelo tra le dita, stringetelo leggermente, fatelo uscire e baciatelo ma rimanete sempre in ascolto della vostra compagna: è una parte talmente sensibile che se stimolata in maniera troppo invadente da veramente molto fastidio. Mi sono scordata quello che stavo dicendo.
Ecco, lei si aprirà come un fiore e allora potrete vedere le piccole labbra e il clitoride, lassù in cima.
Nel mentre baciatela e continuate ad accarezzarla anche in altri punti, non focalizzatevi in quel punto lì, sussurratele cose dolci, ma anche porcate inenarrabili, raccontale quello che le state facendo e che vorreste farle, ditele quello che vi piace, come vi piace, ditele quanto vi piace. Semplicemente fatele sentire il suono della vostra voce. Apritele le labbra e spingete il cappuccio del clitoride verso l’alto, delicatamente!!! Fate sempre attenzione che sia tutto ben lubrificato.
Ora, descriverlo è un po’ complicato visto che potreste trovarvi aggrovigliati in non so quale posizione, ma, secondo le mie ricerche e statistiche il movimento che dovete fare è più o meno questo: considerando il clitoride alle ore 12, esercitando una leggera pressione ( poi sarà lei a dirvi se spingere di più o di meno) fare dei piccoli cerchi in senso orario ( dal punto di vista della donna), dall’alto verso la destra della donna, poi in basso e su alla sinistra. Il movimento deve essere ritmico e non necessariamente circolare, come un metronomo…tic, tac, tic tac. Ribadisco il concetto: non esiste una stimolazione perfetta per tutte le donne e non ci sono trucchi, l’unico modo è ascoltarla e mettersi in contatto con lei. E ovviamente lei deve aiutarvi, sennò de che stamo a parla’?!
Ricordatevi che avete DUE mani, DUE. Dieci dita. Insomma, un po’ di immaginazione, mica vi posso dire tutto io no?
Quindi, ricapitolando: effettuare un movimento rotatorio sempre nello stesso senso, lentamente e delicatamente senza fare troppa pressione nei momenti iniziali con un ritmo sempre uguale, lento ma efficace; aumentare la pressione e il ritmo basandosi sulle razioni della vostra girl; bagnare le dita, per evitare di provare fastidio o dolore, con la saliva o con un apposito lubrificante; utilizzare le dita centrali premendo con un gesto circolare per stimolare direttamente il clitoride; stuzzicare con l’indice il clitoride con piccoli colpi, picchiettando leggermente e variando il ritmo ma attenti alle sue reazioni, perché a un certo punto potrebbe diventare fastidioso; anche le piccole labbra, le grandi labbra e la zona perianale sono ricche di innervazioni e quindi fonte di piacere se stimolate.
E la penetrazione quando arriva? Vi chiederete. Non stavolta, miei cari, non stavolta. Nel mondo reale alle donne non serve avere un pene per spassarsela e i porno non sono una buona scuola per voi maschietti. Oggi vi dedicherete completamente a lei e, a meno che non sia lei a chiederlo, non c’è bisogno nemmeno che ci infiliate le dita per farla venire. E lo squirting? E l’orgasmo vaginale? Se avrete la pazienza di seguirmi ve li racconterò la prossima volta.