L’indiscutibile senso morale dei metallari e le sue contraddizioni in dodici punti salienti!

Avere un senso morale e fare moralismi sono due cose ben diverse. Il primo, se lo si ha, rispecchia un comportamento, un modo di essere in mezzo agli altri. Il secondo, il più delle volte si pratica sulla tastiera, con le dita o al più in qualche sala d’attesa, tra una chiacchiera e l’altra.

Ormai siamo tutti frammentati in tanti micromondi e spesso proprio le passioni ci relegano in nicchie e contronicchie in cui stare tappati, al sicuro, a respirare le proprie scorregge a vicenda. E ogni micromondo ha una propria morale. Mi viene in mente l’isola scozzese di The Wicker Man, a pochi chilometri acquatici dalla civile e cristianità inglese, ma dove ci si può accoppiare in strada e si auspica un sacrificio umano di tanto in tanto, per il beneficio poi elargito in cambio da certi dei a cui gli isolani credono con grande fervore antico.

I metallari sono un po’ diventati come gli abitanti dell’isola di The Wicker Man. Credono alle loro divinità e sono staccati dal senso morale più diffuso. Nel regno di Metallia, per dire, Satana e Odino hanno da un bel pezzo spodestato il vecchio Dio Cristiano. E le tavole delle leggi sono un po’ diverse da quelle diffuse da Mosé. Ecco una serie di cose che solo nella terra del cuoio e le borchie hanno senso.

1 – Il suicidio è permesso, a patto che sia per abuso di droghe e alcol o seguendo la volontà di qualche dio pagano. Se ci si ammazza per depressione, allora il popolo metallaro condanna senza pietà chi ha compiuto l’insano gesto. In particolare se chi si ammazza è padre di famiglia, ha soldi e successo e non riesce a goderseli per una disordinata irrigazione serotoninica interna, secondo il popolo metal, merita solo sprezzo e condanne eterne nel fuoco ghiacciato di qualche inferno a piacere.

2 – L’uso di droghe è auspicabile. Per droghe si intendono anche i videogiochi, l’alcol, i social e l’acquisto compulsivo di vinili e cd fisici. Il metallaro non combatte gli stupefacenti e le dipendenze da camera. Crede fermamente che la grandezza vada di pari passo con la corruzione del corpo.

3 – Il metallaro non permette che le donne siano generose frequentatrici di letti. Secondo il popolo metal le donne devono avere un certo gusto nel vestire (catalogo EMP) e soprattutto devono darla solo al metallaro con cui stanno. Le orge, gli scambismi e i tradimenti sono ampiamente condannati alla furia del Painkiller.

4 – Il metallaro non accetta commercializzazioni. Gli artisti non devono assolutamente provare ad allargare la propria audience. Oltre a temere uno sviluppo demografico borchiato, per chi ama il metal, allontanarsi dal vero metal è segno di svendita e corruzione. Gli abitanti di Metallia non sopportano che un gruppo metal abbandoni la baracca per i più generalisti lidi rock, anche se il talento di questa determinata band permetterebbe più ampie sperimentazioni, non puoi mollare la chiesa che ti ha dato i natali. Meglio suicidarsi per depressione a questo punto.

5 – Il metallaro non ama molto le donne sul palco. Le donne devono stare sotto al palco, abbracciate al proprio metallaro… oppure a casa a guardare Netflix e rammendare toppe sul gilé del consorte della morte.

6 – Il metallaro tollera ma non approva i gay. Grande crisi quando una delle icone metalliche più evidentemente gay ha ammesso la propria omosessualità. Oggi la cosa è sopportata ma non se ne deve parlare.

7 – Il metallaro rispetta chi ama Satana (il male assoluto) ma non tollera che si inneggi a Hitler e Mussolini (The Twins Of Real Evil) e i nazismi in generale. Va bene bruciare le chiese ma niente fondamentalismi politici.

8 – Il metallaro ama testi che parlano di donne eviscerate dalla vagina ma non sopporta che le donne eviscerate siano di età inferiore ai quindici anni.

9 – Il metallaro è animalista, ma adora il kit di cuoio dei Judas Priest e si esalta quando vede le teste di maiale impalate ai concerti black metal.

10 – Il metallaro guarda Netflix tutto il giorno ma odia chi fruisce di musica metal in streaming.

11 – Il metallaro non tollera il pay to play ma è pronto a pagarsi da solo il disco, il tour e la promozione, basta che ci sia un’etichetta che ci crede.

12 – Il metallaro non accetta che si scherzi sul metal e snobba le joke band come Nanowars Of Steel o Steel Panther ma guai a chi gli tocca i Manowar con i mutandoni di pelo!