Ma come sarà il nuovo album dei Mayhem? Boh… però la sensazione che si avverte in giro è che sia un discone, sapete? Esatto, la band fantoccio, il nu-gruppo per eccellenza, dopo aver scavato il fondo con un tour commemorativo del solo disco dei Mayhem che sia davvero stato un disco dei Mayhem e dopo aver concesso i diritti dei brani al film Lords Of Chaos (la bibbia dei bimbiminkia del black metal) ora torna alla ribalta con uno sproloquio pagliacciso di Necrobutcher che ammette le sue intenzioni omicide nei confronti di Euronymous. Boiata che fa ridere chi davvero in quei giorni c’era e ricorda bene il “Microbutcher” allergico a satana e occultismi vari, e piuttosto impressionabile e remissivo nei confronti di gente come Occultus e Varg.
Frase spudoratamente ad hoc per il lancio di un album, Daemon, che Metalitalia ha prontamente recensito settimane fa, parlandone molto bene. Ma non sono i soli. C’è anche qualche altra webzine, come questa shockwavemagazine, che lo presenta come una bomba di capolavoro, raccontando pure la storia della band, con le solite minchiate. Se volete conoscere i fatti come furono davvero, cliccate qui.
E potrebbe anche essere un bell’album, per carità de gusti-pus…
Ma un paio di palle. No che non potrebbe essere. Sappiamo tutti che è matematicamente impossibile che Daemon sia un disco da paura. Sarà un album discreto. E siccome le aspettative intorno ai falsi Mayhem sono bassine da sempre (quanti di voi impazziscono per le cose realizzate dalla band dal 2000 in poi?) e questo lavoro probabilmente non farà così schifo, ecco che si urla al lavoro incredibile, imperdibile, necessario.
Siamo seri, per favore. Io mi domando come un gruppo così farlocco (i Manowar al confronto sono onesti) possa trovare così tanto credito in un ambiente che fa della coerenza, la schiettezza e la purezza di cuore, i valori necessari a concederere poi un’udienza a chiunque. Siccome è necessario stupire il pubblico, ecco che dove meno te l’aspetti esce un grande album ma sono solo proclami sensazionalistici. Dalla brand society chiamata Mayhem non potrete aspettarvi altro che sòle (accezione romanesca), fregature… che vi sorbirete, perché i metallari alla fine sono degli ingenui sempre pronti a rinnovare la fiducia in chiunque gli dia quel po’ di metal duro e tradizionale che chiedono. Guardate Robb Flynn e ditemi se non è così. Ai Mayhem gli basterà scopiazzare un paio di vecchi riff di Varg, registrare il tutto come la merda, e trovarsi una volta ancora sul trono del genere più disastrato dell’attuale scena: il black metal.