Non ho ascoltato subito il primo singolo di Ozzy, Under The Graveyard, ma ora butto un orecchio su questo secondo scorcio di disco,Straight To Hell e lo trovo una conferma di quello che Ozzy è sempre stato. Una puttana imbellettata, strizzata in cinghie invisibili pur di entrare nel vestito che va al momento, con un quintale di stucco che copra le rughe. Si attornia di giovani strumentisti di qualità e à la page e via così. Il gioco a volte ci ha regalato dei capolavori e altre delle ciofeche. La sensazione di essere presi per il culo però c’è tutte le volte. Sharon ci offre quello che pensa ci piaccia e noi non le diciamo mai di no. Mai. Anche al tempo di Down To Earth, che fu un vero disastro. Si mise nelle mani di uno che vendeva bene, Dave Grohl, per poi ripensarci e chiamare indietro il dimissionario Zakk Wylde. Under The Graveyard era una semi-ballad con una parte più robusta che ricordava un passaggio lirico di Iron Man, ma nell’insieme era un lento enfatico, alla Ozzy, con un riff più vicino ai vecchi Alice Cooper che i sempiterni Black Sabbath, a parte il finale dove c’era un’accelerazione stoner molto fighetta.
Nel caso di questo Straight To Hell direi che è una cacchetta fighetta è defecata per intero. Lo canta anche lui, I’l Make You Defecate! Il nuovo chitarrista Andrew Watt è il classico figlio del suo tempo. Sta al rock duro di oggi come Zakk Wylde stava a quello degli anni 80 e poi 90 e come anche Jackie E. Lee e Randy stavano a quello 70/80. Di sicuro è una scelta più sensata e azzeccata, per le mire della strega Sharon, di Gus G, scaduto già nel 1999, figurarsi prenderlo sugli ultimi gradini del 2009.
L’intro di Straight To Hell ricorda i Beatles gregoriani di Because, gruppo-fonte d’ispirazione perenne di Ozzy, mentre il resto potrebbe essere un brano qualsiasi di quelle fottute band hipster vintage stoner doom del cappero che girano tanto in Svezia e in America e di cui dal 2013 ho cominciato ad aver pieni i coglioni.
Inoltre, come per il Ronnie Dio degli ultimi Heaven & Hell, si sente che Ozzy ha la dentiera. Sentite come gli vengono legnose le ch e le tr. Fa un po’ senso.