Allora: a me della Ferragni non frega nulla. Non mi interessa del suo “Insta-qualcosa” non mi interessa della sua famiglia e neppure a quanto ammonti il suo conto corrente, che immagino sia piuttosto sostanzioso; beata lei. Ma sembra che, al pari delle rock-star più negative, anche lei sia stata eletta da Nicola Porro (già il cognome è tutto un programma) come uno dei “Mali Assoluti” capaci di traviare le “giovini menti dei virgulti di razza italica”. Sarà per i tatuaggi? Oppure per la fastidiosa ostentazione di lusso e glamour che quasi quotidianamente mette on-line? Sarà per il biopic che le è stato dedicato e che non ho visto?Secondo il giornalista lei è colpevole del fatto che non giustifichi la provenienza delle sue, vere o presunte, ricchezze. Forse l’hombre lavora all’Agenzia delle entrate. O forse ci vuole trattare TUTTI da pirla quando, mediamente, il popolo italiano non è pirla; finge di esserlo per quieto vivere.
Perché il popolo italiano sa benissimo che i soldi si fanno con i soldi, i favori, le amicizie e che tutto quello che viene dietro è una fila di persone che non ce l’hanno fatta e che sono invidiose, rancorose e incattivite. Quindi non raccontiamoci la favolina che “Cristo è morto dal freddo quando era padrone della legna”. Leggere queste inutili critiche verso una tizia che, piaccia o no, ce l’ha fatta con relativamente poca fatica fisica mi fa pensare.
Mi fa pensare al fatto che tutti i parrucconi che negli anni 80/90 e oltre, riversavano i loro sermoni moralizzanti e i loro anatemi verso la dissolutezza del mondo rock & metal e ora, non sapendo più con chi prendersela se la pigliano con gli influencerz!11!
In particolar modo con la Ferragni, che è quella più famosa.
Capite? Invece di prendersela con loro stessi, loro che hanno mangiato dalla greppia del favoritismo, delle mazzette, dei soldi pubblici, LORO se la prendono con i “giovani che ce l’hanno fatta (ma chissà quali sistemi hanno usato!)”
Gli stessi, forse, che avete usato voi per decenni, brutti stronzi!
Ho la sensazione che, a meno che non sia tutta una montatura messa su dalla stessa Ferragni per farsi ulteriore pubblicità ci sia un progetto dietro per far credere ai più che “Povero è bello”.
Insomma:
• “Pagare le tasse è bello-bellissimo anche quando quei soldi non si sa dove finiscano e ti ritrovi senza servizi essenziali.”
• “Vivere con 1000 – o meno – euro al mese e pagare un affitto di 500-600 euro è bello-bellissimo perché così si impara il valore dell’austerità e del risparmio”
• “Fare il doppio lavoro (non in nero mi raccomando) per riuscire a sbarcare il lunario è bello-bellissimo perché così dimostri a te stesso che hai le palle. Con le pezze al culo ma con le palle.
• “ L’Honestà paga sempre ed è bella-bellissima anche quando ti senti preda dell’ingiustizia e della d’hisonestà altrui!”
• “Un servizio sanitario decurtato per colpa di chi nei decenni precedenti pigliava le pensioni di invalidità è bello-bellissimo
• e vedete bene come l’itaGliano medio sia in fondo un paraculo e quindi, cari giovini virgulti italici, pagate anche per le colpe dei padri!”
Quindi capite: la Ferragni; le rockstar degli anni 80 milionarie e viziose, sono tutta gente dal quale stare alla larga!!!
“Come avranno costruito il loro reddito!??”
“Sono sicuramente dei disonesti che hanno venduto l’anima allo dimonio!!!”
Che poi arriva un Berlusca qualunque, ne combina di cotte e di crude e “Eh ma lui può!”
Creare reddito e/o mantenersi facendo l’influencer (qualunque cosa voglia dire) o lo you-tuber, è disonorevole perché, in Italia, fai un vero lavoro solo se usi le braccia a fai una fatica da bestia. E possibilmente fatti pure male che te lo meriti!
E i vari giornalai, che lo sanno, giocano su queste cazzate delle tradizioni e degli antichi valori. Bei valori e belle tradizioni!!!
Poi: che la Ferragni sia un esempio poco costruttivo può pure essere. Penso però che i giovani siano un po’ più intelligenti di quello che ci vogliono far credere queste vecchie cariatidi e si rendano conto da soli che la via dell’influencer e dello youtuber non è alla portata di tutti.
Se l’Italia va male non è per colpa delle rock-star o dei Ferragnez. Le responsabilità maggiori ce le hanno quelli che hanno in mano le leve del potere. Quelli che, con i media al servizio dei potenti, indirizzano un certo modo di vedere/pensare il mondo. Quelli che, tra i comuni mortali, preferiscono esser guidati piuttosto che guidarsi da soli.