Cari equinidi di varia foggia, oggi ho tra le mani il lavoro di un gruppo che mi lascia un po’ l’amaro in bocca, di quelli che è difficile elogiare nonostante trasudino metal a ogni solco. A dispetto di una copertina “odontoiatrica” che non mi ha impressionato più di tanto (ma devo dire che le due immagini speculari di una radiografia dentaria si faranno ricordare per un po’ come idea decisamente originale) questo progetto del bassista degli Eversin risulta essere un disco di thrash simpatico, interessante ma penalizzato da una produzione grossolana e mancante di quel tocco in più che lo avrebbe reso un piccolo capolavoro.
Non convince pienamente proprio la voce di Nicastro, che pure avrebbe beneficiato non poco di alcuni accorgimenti in fase di mixaggio del lavoro. I suoni risultano molto grezzi e a tratti approssimativi, ma va detto che il lavoro compositivo è piacevole e il genere proposto, un thrash dai toni diretti e volutamente più interessato alla potenza che alla tecnica, ha un suo fascino.
Nove tracce sparate con violenza addosso all’ascoltatore (tra cui spicca la cover di Peace Sells dei Megadeth che però non mi ha convinto del tutto, sempre per via del cantato) e danno l’impressione di essere state registrate al volo con gli amici (ci sono anche due ospiti di riguardo dai nomi importanti, Jeff “Mantas” Dunn dei Venom, che prende parte alla tostissima Birth Of A Tyrant, e Si Cobb degli Anihilated che interviene nella conclusiva Of Magma And War).
Non mancano gli episodi divertenti e stimolanti, la title track è un bel cazzottone sul grugno e So Old So Cold mi riporta alla mente gli anni migliori del thrash, ma una maggior cura nella produzione avrebbe certo elevato un buon lavoro a un livello superiore, regalandoci un disco del quale si sarebbe parlato a lungo. Ciò nonostante Filthgrinder resta una prova più che dignitosa da parte di questi ragazzi.
Consigliatissimo agli amanti del thrash potente e diretto che sapranno chiudere un occhio sulle pecche di un album onesto, veloce e cattivo al punto giusto (a parte la radiografia in copertina, vabbè, quella non si può proprio guardare).