Intervista ai The Angelis – Niente più tastierino!

I The Angelis.

Se un gruppo fosse un cavallo, loro sarebbero quello della morte totale. Scusate se scrivo ‘ste fregnacce ma quando mi immergo nella musica di una band, finisce che testi e riff mi influenzino la prosa. Se avessi ascoltato i My Dying Bride fino a un’ora fa, adesso vi parlerei di salnitro emotivo e vino cremisi al largo dei bastioni di Oriana. The Angelis invece sono di una demenza tale che i titoli delle loro canzoni sarebbero risultati eccessivi persino alla buon’anima di Bruno Mattei. Eppure, non fanno che mettere in italiano (e talvolta in dialetto beneventino) le stesse minchiate degli Entombed o gli Slayer, solo che non si nascondono dietro il dito dell’idioma estero. Il metal senza l’Inglese è così: ridete su sto cazzo!

E non vi sognate di liquidarli come una semplice Joke Band. Possono sembrare una cosa da ridere, loro in qualche modo fanno in modo che la gente li prenda per dei cazzoni, ma secondo me sono serissimi. Questi ragazzi disgustosi e impresentabili cantano di Satana, giustizia sommaria e libertà da ogni religione con una veemenza e una lucidità che al confronto gente come gli Hour Of Penance diventano Beppe Satana al tramonto della sua carriera liturgica.

Se la maggior parte dei gruppi black e death metal degli ultimi trent’anni avessero usato l’Italiano, li avremmo inseriti tutti nella categoria parody metal. Bisogna dire che The Angelis musicalmente non hanno il pregio tipico delle band demenziali, di scrivere musica complessa e riscattare sul piano dei virtuosismi le scemenze infilate nei testi. Qui siamo davanti a degli usurpatori di bassa lega dei riff più usurati di Slayer e Kreator, Obituary e Dismember. Però devo ammettere che in mezzo a ‘sto bric-à-brac (suonato comunque con un certo piglio che immagino dal vivo faccia un bel tritume del pubblico) ci sono anche momenti di pregio e soprattutto picchi deliranti che vi raccomando. Tre titoli per cominciare: Meteorite su Betlemme, Motozappa di Satana e Motosega.

Ma chiudiamo il preambolo e facciamo qualche domanda alla band. Signori equini: The Angels o nello specifico il Lider e Marjie (Chitarrista/Producer). Vi avverto: l’intervista fa schifo come era giusto che fosse. Buona lettura.

1 – Trovo che il vostro primo disco sia piuttosto grezzo e infantile, ma pieno di momenti di genuina blasfemia. Penso a Sangue, sperma e candele o Straziando i perpetui. Quello che ho notato però è che non si ride. All’inizio credevo che foste degli sfigati pagliaccioni che non riescono a divertire il pubblico e poi ho avuto la folgorazione: voi siete serissimi. Quando dite roba tipo: Sento il calore delle fiamme dell’Inferno, il diavolo in calore mi rapisce dall’interno, cantata in Italiano sembra una farsa idiota ma se la traduciamo non ha nulla da invidiare ai testi dei Venom o dei primi Bathory, che tanto sul serio ancora vengono presi dai pischelli del male.

Marjie: cogliamo l’occasione di questa domanda per fare anche un po’ di storia della band. Anticristo, il nostro primo album, risale al 2011 e i testi sono una raccolta di “prose” scritte dal Lider sin dai tempi delle scuole medie, da lì anche un “vago” senso di “infantile”. L’era “Anticristo” risale al 2008/2013 periodo in cui abbiamo cercato di mettere su una vera band per poter trasporre in rural-infernal-deathmetal (che è il nostro genere) i testi del Lider. Nel 2011 abbiamo esordito live la notte di Halloween presentando i primi brani di Anticristo tra cui Cimitero, Satana Verrà, Flagello nello show From Hell To Your Sorell che puoi vedere qui sotto.

…. per poi registrare Anticristo.

Lider: Essendo rimasto orfano sin da bambino mi sono subito appassionato a cio che era cattivello e satanico e ho iniziato a scrivere dei testi che parlassero di cio che provavo, per cui sono sempre stato SERISSIMO, anche se nei modi c’è un fare giocherellone dovuto alla personaltà folle. Ai tempi delle superiori, nel ’99, ho conosciuto Marjie, con cui abbiamo suonato in diverse cover band fino a mettere su i The Angelis. La necessita di farmi sentire e capire, ha fatto sì che scegliessi di cantare in italiano o in beneventano, perche la territorialità per noi è importante e 10, 15 anni fa era pieno di metallari italiani quindi metallo italiano in italiano.

2 – Del resto, la seriosità è bandita dal vero satanismo. Non è così?

Satana punisce, Dio perdona quindi sono meno seri i cristiani. Io sono quello vero, Satanista per intero e se questo è il problema ho gia pronto il rimedio, a voi facce di cazzo lascio il mio dito medio!!

3 – Nei vostri dischi dichiarate spesso di voler uccidere, evirare, mutilare e straziare i cristiani, che per un gruppo metal è la normalità, però vi lasciate andare, per esempio in Anticristo, a ritratti leggiadri di Satanismo birbone, tra chiese incendiate, mentalismi, smanie suicide ed erotiche. Dal quadro che fate in quel pezzo sembra quasi esserci dietro un monito: il 666, se preso in modo leggero, incolto e poser rischia di portare brutti guai, sbaglio?

Il 666 lo uso come numero civico e il testo di Anticristo parla della mia rabbia e voglia di vendetta nei confronti del Creatore per quello che mi è successo da bambino. Sin da allora ho sempre ascoltato Slayer, Testament, Megadeth, Sepultura, Six Feet Under, Necrophagia e in particolare sono appassionato di Steve Sylvester e Death SS da cui ho preso il lato horror. In modo giocoso combattiamo il lato oscuro e alla fine il Lider non nuoce a nessuno. Il male è nella gente che mi ascolta.

4 – Parliamo di artwork. Quella di Cimitero in particolare. Mi dite cosa c’entrano le melanzane che il Leader Flagello tiene tra le braccia?

Lider: Vivo in campagna e coltivo l’orto, poco prima dei recording di Anticristo Marjie mi colse sul fatto e immortalò il momento, promettendomi che quella sarebbe stata l’apocalittica copertina del nostro primo album.

5 – Quella di Paradiso invece credo sia il più brutto artwork del 2018, siete d’accordo?

Ci era gia capitato con Anticristo, abbiamo vinto dei contest su dei siti russi per la peggior copertina dell’anno… a nostra insaputa tra l’altro! Aahauahuahau!

6 – Meteorite su Betlemme è una canzone-bestemmia che potremmo sintetizzare in “Dio-meteorite!”. Sembra una visione apocalittica di quelle che aveva mio padre quando si prendeva il dito nelle gabbie dei conigli, quale sventura fisica vi ha condotto ad avere questa idea?

6)Innanzi tutto tuo padre aveva ragione… Si stava avvicinando il Natale e volevo augurare buone cose a tutti.. con la versione karaoke

https://www.facebook.com/theangelis/videos/1320605331330114/

7 – Voi siete di Benevento, terra di streghe e di ospedali. Maleventum era il nome prima che arrivassero i Romani. Direi che solo un posto così potesse partorire i The Angelis. Ma esiste un po’ di “movimiento” dalle vostre parti in ambito metallico? Avete, che so, una specie di scena?

Noi siamo ormai quasi quarantenni per cui a oggi il metal è stato sostitutito dalla trap, non a caso lo scorso anno abbiamo macchiato il nostro curriculum infernale col singolo di protesta L’ultimoRespiro che puoi ascoltare su Spotify nell’Ep Luna… ma tra la fine degli anni 90 e il 2013 sicuramente Maleventum ha dato vita a un moevimento di band incredibile, periodo ricchissimo di ragazzi che volevano suonare e sfondare.

8 – Dal thrash “duro e buro” scopiazzato ai maestri degli anni 80 in Cimitero, ai suoni più grevi di Lapide, con un aumento catarroide dell’ugola del Leader, per concludere invece con una maggiore versatilità in Paradiso. Diciamo che siete in crescita?

Gli anni passano ma noi siamo sempre presenti e in continua evoluzione. Partiamo da Anticristo, registrato alla vecchia maniera in studio, sino ad arrivare ai sound Djent piu attuali, moderni ed elettronici. Cerchiamo di stare al passo col sound e questo anche grazie ai ragazzi del RedSofaLab che curano la mia produzione dal 2017. Evoluzione naturale…

9 – In tutti i vostri dischi c’è un pezzo che riguarda la luna. Lunapiena, Quarto di luna, Eclisse lunare e nell’ultimo EP Suicidio, Apocalisse lunare. Siete ripetitivi o avete qualche intento poetico dietro questa reiterazione tematica?

Essendo un allupato ho creato un concept sulla Luna che lega ogni album dei The Angelis e che si è sviluppato negli anni.

10 – Domanda di teologia: se Dio ha inventato la morte, la cattiveria, i diavoli, l’inferno, i terroristi, insomma le cose tendenzialmente giudicate cattivissime, non potremmo ipotizzare che al centro della terra ci sia sempre lui e che in fondo non sia come Gassmann in quel film di Dino Risi, Anima persa, dove l’attore interpretava sia il rispettabile uomo che motteggiava in soggiorno che il gemello pazzo in soffitta?

Quello che penso al proposito lo canto in Serenata Per Anubi.

11 – Paradiso è la fine di una trilogia dantesca iniziata con Cimitero e portata vanti con Lapide o l’inizio di una trilogia dantesca al contrario a cui faranno seguito Purgatorio e Inferno?

Paradiso rappresenta la fine della mia musica, quella scritta da me col famoso tastierino e il passaggio alla produzione RedSofaLab per cui è sia un inizio che una fine di un epoca per me… niente piu tastierino…

12 – Storia Infinita offre una variante crooner, una cosa tipo i The Angelis vs. Michael Bublé. Cuore è un folk-western che fa loffe allo zolfo mentre sculetta lungo l’aia. Ave O Mario una interpretazione transgender dell’ode di Schubert – una cosa talmente brutta che solo Ruggiero dei Timidi ha saputo far peggio (martirizzando con assoluta spietatezza Bohemian Rapsody). Sarà dura difendervi sul piano critico dopo questa scempiaggine di proporzioni bibliche. In ogni caso credo che proprio in questo epilogo sperimentale si intravedano potenzialità interessanti nei The Angelis. Immagino sarete d’accordo.

Mi piacciono i film di John Wayne ed ero campione di ippica, volevo fare un assolo di kazù dedicato a mia moglie e ringraziare Marjie per gli anni trascorsi insieme, e i ragazzi al RedSofaLab hanno reso tutto ciò possibile. E questo segna ovviamente la fine delle “sperimentazioni” per arrivare al “maledeth metal” coi controcoglioni di Suicidio, il nostro ultimo album.

13 – Quando parlo di potenziale mi riferisco in particolare al pezzo A te: due minuti e poco più di inaspettata melodia su una base alla Carcass del periodo Swansong e un testo che parla d’amore e di speranza… Ma che vi è saltato in testa?

Con Lapide avevamo dimostrato di saperci fare col metal, percio ho vuluto sperimentare uno stile piu commerciale. Il testo parla del fatto che ho avuto un infarto la sera che abbiamo finito di comporre Paradiso, il ché ha posticipato di mesi il lavoro. All’inizio era previsto il brano Catacomba sostituito poi con A Te.

14 – Non ho un’altra domanda ma forse siete superstiziosi e 13 vi porta male. Se vi porta bene rispondete fino alla 13, se non vi piace come numero per chiudere, allora ecco la domanda 14: a momenti sembrate i 99 Posse metallari con King Diamond in coppia assieme a O’ Zulu. Possibile?

14) Il 13 e pure il 17 ci portano benissimo. Ascoltatevi Suicidio su spotify e supportate e sopportate il Lider e i suoi operai del male!!!