odiare

Perchè abbiamo bisogno di odiare? L’odio si può fermare?

Tutti i giorni è la stessa storia, ci alziamo e, nel mondo, da qualche parte, è già successo qualcosa che suscita in tantissime persone un sentimento che sembra essere l’unica forma di carburante inesauribile in grado di far andare avanti il genere umano. Uomini e donne, divisi su così tanti argomenti, si ritrovano uniti spesso solamente per covare questa cosa che montiamo dentro e che dobbiamo buttare fuori, ognuno con la propria voce: l’odio.

L’odio, considerato da molti (non il sottoscritto) come l’altra faccia dell’amore, è un sentimento insito nella natura umana, e in quanto tale comprensibile, anche se i danni che produce sono spesso incalcolabili. Dopo millenni di esperienze tragiche, l’uomo non ha ancora imparato a controllarlo.

L’odio di Caino verso il fratello Abele, l’odio degli schiavi verso il Faraone, costretti a morire per costruire le monumentali piramidi. l’odio dei troiani verso gli ateniesi, l’odio tra classi sociali, l’odio del popolo francese rivoluzionario contro i monarchi da decapitare, l’odio dei nazisti verso gli ebrei… In Italia potremmo scrivere enciclopedie sull’odio e sulle divisioni interne, in nessun altro paese europeo il potere è stato tanto frammentato e le rivalità locali così accese. La culla della lingua e dell’arte italiana, la Toscana, ci ha regalato ben più del famoso conflitto tra guelfi e ghibellini. A Siena, ogni quartiere ne ha almeno un altro che è un suo nemico giurato, al quale augurare la peggiore sorte in uno spettacolo d’altri tempi, il Palio, famoso in tutto il mondo ma anche barbaro come pochi, perchè l’unica cosa che conta è vincere. Mi viene in mente la frase resa famosa da Giampiero Boniperti, il compianto presidente della Juventus, la squadra di calcio più odiata dagli italiani, chi la odia può gioire per una sconfitta dei bianconeri più che per la vittoria della propria squadra.

L’odio una volta aveva uno sbocco naturale nel duello, ora odiare è più sicuro che tenere i soldi in banca perchè non fa più scorrere il sangue ma solo le dita sulla tastiera di un pc o uno smartphone. Puoi svegliarti con la voglia di buttar fuori il tuo odio, per molti il miglior antistress al mondo, anche perchè nella vita le frustrazioni non mancano e allora parte l’invettiva sui social. Chissenefrega se vai a urtare la sensibilità degli altri o se usi parole offensive. Odio San Remo. Odio chi odia San Remo. Odio Achille Lauro. Odio Barbara D’Urso. Odio i reality. Odio i talent. Odio queste ragazze rifatte che hanno imposto un canone di bellezza innaturale che ha convinto tante belle ragazze a farsi cambiare. Perchè le tette più grosse fanno la differenza, perchè le labbra gonfiate come un canotto sembrano far schifo a tutti ma poi se le fanno fare quasi tutte. Odio i social. Odio le tasse. Odio l’incuria di questo paese. Odio le strade con le buche. Odio i brutti pensieri che mi vengono quando attraverso certi ponti. Odio le file all’Ufficio Postale. Odio i francesi. Odio la Merkel. Odio gli extracomunitari. Odio gli italiani. Odio i terroni. Odio gli italiani che parlano solo in tedesco. Non odio Trump perchè è già abbastanza odiato. Odio i musi gialli. Odio i negri. Odio gli africani. Odio i cacciatori. Odio gli animalisti. Odio la trap. Odio la tecno. Odio i cristiani. Odio i satanisti. Odio i nazisti. Odio i comunisti. Odio i fascisti. Odio i democristiani. Odio chi puzza e non si lava. Odio chi non dà la precedenza. Odio l’ignoranza. Odio tutti.

Sapete perchè abbiamo bisogno di odiare? Perchè siamo dei deboli. Ma qui forse dovrei smettere di usare il plurale. Vedete, come tutti, anche io ho una moltitudine di difetti, ma tra questi non c’è l’odio, non c’è forte astio, certo, ci sono cose che non sopporto, ma le tengo per me, non voglio deturpare la bacheca social dei miei amici più di quanto non lo sia già perchè la gente non ce la fa proprio a tenere per sè tutta l’intolleranza che cova dentro per qualsiasi motivo. Questi giorni sanremesi stanno tirando fuori il peggio anche da persone che dovrebbero ignorare un evento musicale che osteggiano con tutte le loro forze. Vivi e lascia vivere. Perchè la gente non può farlo? Perchè sparlare di qualcosa che non ami? Non la pensi come Trump, Merkel, Salvini, DiMaio, Conte, Zingaretti, Berlusconi, Renzi, Meloni ecc. Perchè offendere? Perchè schernire? Perchè denigrare? Come faccio a dire a così tante persone che sono amiche e a cui voglio bene che mi spiace per loro quando leggo i loro sfoghi? Sotto sotto, in questo, mi sento fortunato. Sapete perchè?

Non odio nessuno. Non credo che l’odio che faccia bene. E’ proprio come una benzina. L’odio è tossico. L’odio fa male chi lo prova. L’odio è una perdita di tempo. Non odio la trap. Non odio la dance. Non odio San Remo. Non odio la D’Urso. I reality non mi piacciono e non ho il tempo per guardarli ma non li odio. Non odio gli italiani ma penso che molti nostri connazionali si siano dimenticati che anche noi siamo stati extracomunitari altrove. In passato. E molti nostri connazionali all’estero hanno fatto cose grandi ma alcuni hanno fatto disastri. Hanno esportato la malavita, la criminalità organizzata. Cosa Nostra. Alcuni italiani al posto di esportare il Chianti e il Parmigiano o i tortellini hanno esportato l’odio. L’italiano è ben noto in tutto il mondo per la sua disorganizzazione (viene usato in tal senso anche nelle barzellette) ma sulla delinquenza va lasciato stare.

Non odio i politici e la politica e non vedo gli abominevoli da una parte e i salvatori dall’altra. Potete aver votato qualsiasi partito o non aver nemmeno votato e non penso che siate deficienti e tantomeno che dovete cancellarvi dai miei contatti se siamo “amici” sui social per aver fatto una scelta che potrebbe non essere la mia. Vedo un paese ancora in grande crisi economica afflitto da una grandissima decadenza morale e soprattutto una popolazione che non si rende conto del livello di ignoranza che mette in mostra ogni giorno, anche nei social. La classe politica è di solito un fedele specchio della società. I De Gasperi e i Berlinguer non riuscirebbero mai ad emergere in questo periodo storico. Ora vince chi abbraccia la divisione ma non date la colpa a Trump o Salvini. L’odio è dentro di voi. Ora avete due opzioni:
1)Farlo continuare a vincere;
2) Capire che non c’è solo l’odio e la bava alla bocca.

C’è anche un’alternativa. Un’idea. Un’illuminazione. Un mondo senza odio. Io ci credo. Ma io non sono che uno dei pochissimi a pensarla così.

Il mondo ora è governato dall’Odio. Nella nostra realtà, sul Pianeta Terra, nell’anno 2020, l’Impero ha sedati i ribelli e Darth Vader sta regnando supremo ma c’è poco da gioire. L’odio fa male. L’odio fa fare le guerre. L’odio va ovviamente a braccetto con la sete di potere e denaro. Il vero terrorismo è nato nel momento in cui le persone comuni, quelle che prima si scandalizzavano per ogni atto criminale, hanno cominciato a sperare che un delinquente entri in Parlamento con un lanciafiamme per fare tabula rasa dei presenti. Quando l’uomo comune comincia a pensare come un guerrafondaio ed è il primo a diffondere odio con le sue chiacchiere al bar, il terrorismo ha già vinto. E questo è il virus più terribile al mondo. L’odio semina odio in una spirale apparentemente irreversibile. E l’odio offusca la mente.

C’è un’unica cosa che io odio davvero. Odio l’odio.

ps: Se facciamo il più semplice degli anagrammi con la parola “odio” possiamo trovare due ottime alternative a questo sentimento tanto deleterio e divisivo:

1) Banalissimo ma efficace, “O Dio”, sembra un’invocazione a una divinità in cui forse non si vuole più credere…
2) “Io Do” potrebbe invece essere un’introduzione alla frase “Io do la mia opinione…”. Ecco, se la gente tornasse a parlare con questi toni rispettosi il livello delle conversazioni e il rispetto tra le persone crescerebbe certamente. E io mi sentirei meno fuori posto in un mondo che invece è cucito su misura per haters, trolls e intolleranti di ogni tipo. Abbasso l’odio. Non abbiate paura del diverso, anche perchè, per citare un celebre brano che ha conosciuto il successo grazie all’odiatissimo San Remo: “Gli altri siamo noi”.