Vogliamo essere la ruggine, o brillare come diamanti ? Vogliamo che la luce rifletta e si espanda sulle sfaccettature preziose della pietra, o riposare nell’ombra ? La ruggine è capace di nascondersi, di fuggire la luce, di camuffarsi tra le zolle di terra arsa, di suscitare indifferenza. Nessuno, o quasi, si prenderà la briga di toglierla da qualche attrezzo, o dalle travi di metallo di un capannone in disuso, essa resta immobile e quieta, una macchia inerte e senza vita, un parassita non troppo invasivo, che nulla porta all’economia dell’esistenza. Ma il diamante ? Un custode prese tante pietre, che luccicavano e si mostravano alla vista della gente, bramose di averle, ansiose di rubarle. Ogni pietra, fatta di tante facce e lati, a seconda dell’inclinazione del sole brillava in modo diverso, più intenso, più soffuso, con sfumature di colore cangiante e diverso. Ogni pietra sembrava uguale all’altra, mentre in realtà era l’una diversissima dall’altra.
Il custode le mise in un baule, le coprì con un panno rosso di velluto, celate nel buio. Ma forse che una pietra cessa di essere preziosa quando è nascosta ? No, resta e rimane tale, e forse il valore aumenta, poiché l’assenza è un silenzio assordante che quando ridiventa presenza irrompe e spezza la monotonia di ciò che sembra immutabile.
Ciò nondimeno anche la ruggine serve, poiché per avere il prezioso e il bello serve il dannoso e il brutto, ogni cosa ha il suo posto, ogni cosa ha un suo scopo, sia per ammaliare che per ripugnare. Ma se la ruggine dovesse essere messa su un diamante? Si avrebbe una nuova immagine, le scaglie rossicce che impregnano la superficie lucida e liscia, bianca ed eterea.
Un diamante rosso come il sangue, una linfa che donerebbe una parvenza di sanguigna vitalità, un nuovo essere nato dall’unione di due, un immagine viva e nuova sulla faccia della terra. Un raggio bianco, un raggio rosso, una pietra sfuggita alla brama del custode, un diamante nuovo, che non è coperto e nascosto, che quando cala la sera smette di brillare, ma è due volte più prezioso.
Siate il diamante, ma siate anche la ruggine che lo ricopre, siate il panno, siate il custode, siate il baule. Siate tutto questo poiché avendo in mano ogni elemento possiate determinare la storia, sceglierne la trama, sperimentare ogni possibile finale. Siate ogni superficie, baciata dalla luce o celata dal buio, siate ruggine quando tutti sono diamante e siate diamante quando tutti sono ruggine.