I Metallica invitano i fan a votare il loro brano migliore. Le votazioni si possono effettuare ogni giorno attraverso le Stories di Instagram o Facebook. L’elenco iniziale dei brani è stato selezionato in base alla popolarità dei pezzi su Spotify. Già dopo questa frase potrei chiudere qui il pezzo, vista la demenzialità (per i fan che abboccano) e la furbizia per la band (marketing che gli porta soldi in tasca). Ma io voglio farmi del male ed andare oltre. Ve lo ricordate il programma tv “Pronto Raffaella ?”, col gioco dei fagioli, durante il quale i telespettatori dovevano indovinare il numero esatto di fagioli presenti all’interno di un barattolo di vetro ? Siamo più o meno da quelle parti. Con lo schemino a mò di Champions League, le canzoni si sfidano l’una contro l’altra, fino ad arrivare alla suprema vincitrice, che sicuramente sarà una di Master Of Puppets o, se votano le fregne, una ballata strappamutande del Black Album.
Siamo nel 2020 e al metallaro propinano ancora ‘ste cazzate. Ma cazzone è il metallaro boccalone, che rimasto fermo al 1987, di queste cose che lo riportano all’adolescenza brufolosa e piena di segoni in bagno, gode e ne vuole ancora. Intanto i Metallica, grazie a queste minchiate per il pubblico (ma solo per il pubblico), fanno raccolta dati, sondano il gusto del mercato per propinare qualcosa da vendergli, si calcolano le scalette dei prossimi concerti per andare a colpo sicuro, insomma, lucrano più o meno con il consenso beota del metallaro medio. Lo stesso che si indigna per “la privacy violata”, che non dà l’email quando si iscrive a qualche sito, che lotta contro il “potere di internet” ridendo di chi si fà truffare dal miliardario nigeriano che ti offre l’eredità. Poi, per i sacri dei del metallo, darebbe via pure il culo della sorella. Evviva il mondo dei fagioli, quelli belli neri, duri e metallici, che entrano comodi nello sfintere del metallaro, tanto poi apriranno il portafoglio e compreranno l’ennesima stronzata che i Metallica, con la Coppa del Nonno delle canzoni, gli daranno in pasto.