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Hard Disk Life – Riflessioni a caldo dopo aver perso 300 giga di memoria

È molto che non scrivo nel blog, ma perché la mia vita questi giorni è un tale caos che neanche voglio raccontarlo. Il trasloco procede, il lavoro anche, ma il tempo libero essendo poco  me lo concedo per dormire o masturbarmi, o entrambe le cose contemporaneamente. Non è il massimo però quando ti risvegli.

Il caldo poi non aiuta la mia psiche.

Il Padre Cavallo mi ha detto “prenditi pure il tempo necessario” e così ho fatto, ma oggi mentre scrivo, qualcosa è accaduto; ma procediamo con ordine.

Il vecchio PC era ormai col cappio alla gola, stava esalando l’ultimo respiro, col suo hard disk magnetico che diciamocelo, nel 2021 va bene per i dati, non di certo per Windows.

Decido quindi di comprare un nuovo computer, e guarda caso online al MediaWorld ne trovo uno proprio da ufficio, con le prestazioni che io cerco. Non scendo nei dettagli, ma con una minima modifica puoi persino giocarci con risultati medi..

Posso ritirarlo in negozio o meno e dico “ma sì, tanto ci passo spesso, cosa potrebbe mai andare storto?”. Ecco, nessuno mi aveva detto che nei prefestivi il MediaWorld era chiuso, portandomi a ritirare il PC dal venerdì 30, al lunedì 3. Le mie palle fumano ancora per la rabbia.

Porto a casa, installazione, tutto bene.

E allora penso “e se installasi Linux sul vecchio PC? Non diventerebbe una scheggia, ma potrei usarlo per le task meno ostiche che non voglio fare sul principale, tipo emulazione o scaricare piccoli file. Ancora: “Cosa potrebbe mai andare storto?”.

Ora, prima che qualcuno lo chieda, sì, io so usare linux. Non sono un master, ma so come funziona e ho provato alcune distro.

Ecco, una parte della mia mente aveva detto “fai un backup di tutta la partizione” e invece decido di salvare solo i file importanti, beh quasi tutti; in fondo cosa potrebbe andare storto?

Qualcosa va storto durante l’operazione e la partizione dei documenti… si formatta… perdendo tutti i dati ivi presenti.

Trattengo un urlo muto mentre ricordo un altro mio hard disk bruciato.

Penso a che programmi usare per recuperare i file, ma eseguo troppe operazioni al PC, e si sa, più ne fai e più la situazione peggiora;  soprattutto non è detto che i file saranno recuperati perfetti, anzi.

Vorrei parlarne con persone a me strette (qualcuno lo contatto) ma penso sia l’occasione perfetta per scrivere sulle varie emozioni che mi hanno attraversato lo sterno parte a parte.

Insomma, pensiamoci… ho perso solo dei file che ho accumulato come in un disordine ossessivo cumulativo. Ammetto che di quei circa 300 giga di memoria utilizzata, quasi non ricordo il contenuto.

Sono realmente un cumulatore complessivo di file digitali. Lo sono sempre stato. Ho inventato una nuova forma della sindrome, credo. Conservavo davvero di tutto nel mio vecchio computer.

Certo, c’erano molti film che ho messo via nel tempo, ma quanti ne ho visti? Li archiviavo dicendomi: poi li vedrò, ma sapendo da subito che sarebbe stato improbabile.

Stessa cosa per la musica. Tanti mp3 scaricati dai siti più disparati. Band trovate su youtube, ascoltate una traccia, scaricata l’intera discografia e poi nisba. Tutto finito nel dimenticatoio. Un buco nero in cui ho lasciato mille cose mai viste, sentite, vissute. In fondo la nostra memoria e quella del PC stanno diventando la stessa cosa e questo è decisamente cyberpunk, ma che cazzo!

I file principali li ho subito migrati in un hard disk esterno che avevo, quello dove archivio la musica che ogni tanto ascolto. Ma poi quante tracce/album mi ritrovo ad ascoltare invece da youtube?

Appunto.

I dati sono effimeri, ma è l’esperienza quella che rimane. Che senso ha ascoltare 100 album diversi se solo uno era quello che mi interessava?

Certo, sono ancora arrabbiato, perché mi sforzo di ricordare i nomi di album e film, come avessero una qualche importanza, ma devo chiedermi come mai non ne ricordi nemmeno uno se ci tenevo a gustarmeli?

Li avevo solo scaricati “per sport”. Come quando giri la home di Netflix in cui hai una miriade di film e telefilm tra cui NON scegliere. Perché se uno è buono, gli altri 99 saranno merda sicuro. O forse sono tutti e 100 buoni, ma la troppa scelta me li rende tutti inutili. “Lo vedrò un’altra volta”. E quante volte mi è successo…

La sensazione di poter possedere tutto è IL vero nemico. Che poi possedere digitalmente è un ossimoro, lo so bene.

Ecco perché come detto al mio amico preferisco prendere il walkman e ascoltare più volte la stessa cassetta fino a consumarne il nastro, perché almeno quello sarà un ascolto concreto. Uno che ho desiderato cercare, uno che ho desiderato vivermi.

Non medito un ritorno all’analogico, ma un ritorno ai piedi ben saldi per terra.

La vera musica, i veri film, non sono un file su computer. Sono emozioni che tornano riascoltando e rivedendo cose che ci hanno segnato una volta nella vita. Gli mp3 vanno e vengono, i ricordi sono per sempre… a meno che non mi venga l’alzheimer.