Sottotitolo: Quando Due Euro Valgono Più di Un Anno della Tua Vita
Ah, le spese di spedizione! Quel terribile flagello che tormenta l’umanità da quando Amazon ha deciso di farci credere che la consegna gratuita fosse un diritto inalienabile. Ma c’è una categoria di persone che eleva questa lotta a livelli epici: i taccagni estremi, i campioni olimpionici del risparmio, i ninja del centesimo.
Immaginate la scena: il nostro eroe, chiamiamolo Peppino Dentiera, è seduto davanti al computer, il dito sospeso sul tasto “acquista”. L’oggetto dei suoi desideri è lì, a portata di click. Ma cosa vede? Due euro di spese di spedizione! Oh, l’orrore! Il mondo crolla, le stelle si spengono, l’universo implode, Odino annuncia il Ragnarok!
Peppino, con la forza di volontà di un monaco tibetano, chiude la finestra del browser. “Non oggi, Satana delle spedizioni!“, esclama. “Aspetterò un anno, ma non cederò al tuo ricatto!”
E così, il nostro eroe passa i successivi 365 giorni a controllare ossessivamente il sito, sperando in una promozione sulla spedizione gratuita. Nel frattempo, perde opportunità, occasioni e forse anche l’amore della sua vita. Ma ehi, ha risparmiato due euro! E quando decide che non ce la fa più, è in crisi di astinenza e si sacrifica con grande ardore apre il link e…. “noooo, articolo esaurito!”
Ora gli tocca miseramante andare su Ebay, Subtito, Discogsg, al Libraccio e scoprire che l’oggetto costa il triplo, per via dei soliti speculatori stockisti!
La parte più esilarante? Lo stesso Dentiera, che si è strappato i capelli per due euro di spedizione, non batte ciglio quando spende 50 euro in birra a un concerto. Perché, ovviamente, idratarsi con acqua di malto a prezzi esorbitanti mentre si ascolta musica dal vivo è un investimento saggio e necessario.
Ma non giudichiamo troppo duramente il nostro Peppino. Dopotutto, quei due euro risparmiati potrebbero un giorno salvargli la vita. Magari potrà usarli per comprare un francobollo e spedire una lettera di scuse a tutti gli amici che ha perso a causa della sua ossessione per il risparmio.
In conclusione, la prossima volta che vi trovate di fronte al dilemma “spedizione o non spedizione”, ricordate: la vita è breve, le spese di spedizione sono eterne. E se proprio dovete risparmiare, fatelo sulla birra al concerto. Almeno il vostro fegato vi ringrazierà, e guadagnerete trenta minuti di vita e di lucidità.
Marco Grosso