Mi è sempre piaciuta la musica heavy metal. Tanto, davvero, ma non per questo in modo totalizzante. Mi piace molto ascoltare Luigi Tenco o Mike Oldfield, così come i Matia Bazar o Enya. Spesso però sento il bisogno di tornare ad avere i chitarroni pesanti a disposizione, le voci acute e quelle growl. Ho sempre apprezzato l’iconografia delle copertine, certi testi, l’epicità di alcuni concept. Ma allo stesso modo, se sento Duke Ellington o Allan Holdsworth mi esalto allo stesso modo. Tutto questo preambolo, inutile forse, per affermare con certezza una cosa: adoro il metal, detesto i metallari. Continua a Leggere
Paul Petthone
Strana creatura “l’internette”, che lascia libero sfogo alle cose più assurde, quasi mai serie, spesso demenziali, raramente utili ma sempre troppo invadenti. Ed è proprio l’inutilità che si trasforma in macchietta la parte divertente della cosa, per chi se ne accorge e partecipa da spettatore, ma mai di chi la crea da protagonista; costui, credendosi al sicuro, pensa che le persone ridano CON lui, quando invece ridono DI lui.
Badiamo però al succo del discorso, catapultando questi concetti all’interno di Facebook e del mondo del metallo rovente, un binomio che, con la giusta amalgama, diventa più grottesco di qualsiasi spettacolo di freak ambulanti. Continua a Leggere
Hard Rock, il pubblico è smaliziato: vendi il primo e poi non te lo comprano più
Pubblicato il 17/06/2020Ho seguito con un certo interesse in questi giorni, sui profili Facebook di conoscenti e amici, i commenti, quasi tutti negativi, sulla rivista metal “Hard Rock”, che io non ho comprato ovviamente. Incuriosito da tanto clamore, ho chiesto a chi conosco se l’avesse per caso presa. Un amico di vecchia data mi ha detto di sì, e me la sono fatta dare in prestito. Giudizio finale, prima dell’analisi: il pubblico metal non è così erudito, ma nemmeno tanto babbeo che puoi fregarlo così facilmente, quindi per me Hard Rock ha fallito la sua impresa già col numero 1. Continua a Leggere
I Metallica invitano i fan a votare il loro brano migliore. Le votazioni si possono effettuare ogni giorno attraverso le Stories di Instagram o Facebook. L’elenco iniziale dei brani è stato selezionato in base alla popolarità dei pezzi su Spotify. Già dopo questa frase potrei chiudere qui il pezzo, vista la demenzialità (per i fan che abboccano) e la furbizia per la band (marketing che gli porta soldi in tasca). Ma io voglio farmi del male ed andare oltre. Continua a Leggere