Signori, da questi concetti, abitudini e comportamenti non si scappa. Siamo tutti polarizzati in tribù, volenti o nolenti, fatte di microcosmi legati a passioni, hobby, interessi, idee politiche, religiose e culturali ben radicate e definite in ognuno di noi. In quanto tali, all’interno di queste “caverne di Platone” vigono regole, consuetudini, codici scritti e non scritti ben precisi e diversi da mondo a mondo.
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Power Up – Come potrebbero suonare oggi gli AC/DC, chiederete voi? Stanchi, mosci, l’ombra di loro stessi? La risposta è un sonoro “NO”!
Pubblicato il 14/11/2020Siamo all’inizio di ottobre del 2020, un anno che definire maledetto è fargli un complimento. Un periodo in cui si inizia ad avere bisogno di qualcosa di leggero e positivo, fosse anche una piccola cosa apparentemente insignificante ma che rieasca a regalarci almeno un momento spensierato. Quando meno te lo aspetti, salta fuori quasi dal nulla il nuovo singolo di una band leggendaria che in molti, forse in troppi, avevano ormai dato per spacciata… Parlo degli AC/DC ed è evidente che non hanno nessuna intenzione di fermarsi. Continua a Leggere
Ok, è vero, pare ormai giunto il crepuscolo della Nazione a suon di assurdi dpcm a raffica. Un virus molto pericoloso ha decretato non solo la manifesta incapacità di organizzare una buona risposta al problema da parte del Governo, ma anche e soprattutto l’incredibile capacità di questo di incolpare del tutto noi cittadini. Continua a Leggere
Dai Caught In The Act agli Axe il passo è breve. Bobby Barth è stato il loro produttore e lo è stato alla vecchia maniera: componendo con il gruppo, forgiandone il sound, facendogli da chioccia contro le intemperie del sistema discografico. Continua a Leggere
Strana creatura “l’internette”, che lascia libero sfogo alle cose più assurde, quasi mai serie, spesso demenziali, raramente utili ma sempre troppo invadenti. Ed è proprio l’inutilità che si trasforma in macchietta la parte divertente della cosa, per chi se ne accorge e partecipa da spettatore, ma mai di chi la crea da protagonista; costui, credendosi al sicuro, pensa che le persone ridano CON lui, quando invece ridono DI lui.
Badiamo però al succo del discorso, catapultando questi concetti all’interno di Facebook e del mondo del metallo rovente, un binomio che, con la giusta amalgama, diventa più grottesco di qualsiasi spettacolo di freak ambulanti. Continua a Leggere
Leggendo Mercyful Coven, il volumetto fanzinaro scritto da Marco Grosso e interamente dedicato agli “evil years” dei Mercyful Fate, non ho potuto fare a meno di riflettere su alcune questioni. Non voglio soffermarmi sul librino in oggetto, sarebbe un gesto poco rispettoso nei confronti dei lettori e dell’autore stesso, visto che io e lui ci conosciamo bene (ha pure scritto su Sdangher). Finirei per compitare una delle solite marchette inutili tra “colleghi”, che si vedono spesso in rete e anche su certe riviste. Continua a Leggere
Alla ricerca dei Caught In The Act e ricordando i consigli dello zio Fuzz
Pubblicato il 23/10/2020Io riuscirò a vedere gli angeli quando voleranno sul mio mondo – Angels dei Guild Of Ages
Dedico questo pezzo a Francesco “Fuzz” Pascoletti
Parliamo un po’ dei Caught In The Act. Prima però bisogna specificare che per una volta, per questo mio articolo non posso contare sulla “rete” di sicurezza di wikipedia o di Encyclopedia Metallum. Non ci sono schede più o meno dettagliate su di loro e se digitate il nome Caught In The Act, con molta probabilità troverete un sacco di notizie su questi tizi. Continua a Leggere
Quando gli Aerosmith finirono nel mondo degli specchi – Speciale su Done With Mirrors
Pubblicato il 17/10/2020“Pensavamo, adesso facciamo uscire Done With Mirrors e torniamo grandi come una volta. Poi il disco uscì e capimmo che non sarebbe successo” Steven Tyler (o Joe Perry, uno dei due l’ha detto, lo giuro)
Ehi cazzo, è la prima volta che parliamo di Aerosmith su Sdangher, mi sa. Sì, dovrebbe esserci un pezzo su Steven Tyler caduto dalla vasca ma non so più nemmeno se è rimasto in archivio. Di sicuro non abbiamo mai scritto sulla musica degli Aerosmith e cominciamo con uno dei momenti più controversi della loro storia, come è tradizione della nostra stalla rumorosa. Continua a Leggere
Cari amici del metallo, eccovi un incubo cybernetico che neanche i Voivod dopo un’indigestione da faciolata: immaginate un giorno in cui il disco, il CD e la musicassetta, sono improvvisamente colpiti da un cattivissimo raggio laser. Bam! Il fiotto di luce corrosiva li priva di consistenza fisica, trasformando tonnellate di plastica, vinile e ancora plastica in un blob di sostanze gassose e olezzanti, che si alzano nell’atmosfera già intasata di venifici intrugli scorreggiati delle cattivissime nemiche del thrash-core anni 80: le multinazionali. Continua a Leggere
Voglio fare la colonna sonora di Nightmare on Elm Street – Alice Cooper nel 1986 o giù di lì
Uno dei miei articoli più accorati pubblicato su questo blog, parla di un disco di Alice Cooper che si intitola DaDa. Lui nemmeno si ricorda di averlo realizzato, è il batuffolo di ovatta che assorbì l’intera merda in cui si era ficcato Mr. Cooper, tra droghe, depressione e carriera a picco tra il 1981 e il 1984.
DaDa uscì nel 1983 e non vendette un cappero. Non ci fu nemmeno un tour a supporto. Tre anni dopo, Alice Cooper tornò sulle scene ripulito, con un nuovo contratto discografico (MCA) e un partner portentoso, Kane Roberts. Continua a Leggere