È stata una recensione combattuta questa. All’inizio quando ho ricevuto la cassetta (ringrazio Ambiente H per avermi contattato), ammetto che il mio tasso alcolemico era alto. La prima volta che l’ho sentita sono scivolato nel sonno e quando mi sono svegliato, il nastro era finito e io avevo un forte mal di testa. Va bene, riproviamoci. Continua a Leggere
Eternal Champion – Finalmente il metal ricomincia a fare sul serio
Pubblicato il 03/02/2021Ora parliamo un po’ degli Eternal Champion, il cui nome all’inizio non mi ha fatto proprio impazzire. Adesso me lo ripeto nel cervello così spesso che ha perso qualsiasi importanza, è solo “il come si chiama” questa band incredibilmente buona, fresca, nata da pochi anni e su cui bisogna puntare il po’ di centesimi che ho ancora da spendere per questo genere. Continua a Leggere
La felicità è minacciosa – Riflessioni di un netturbino alle cinque di mattina.
Pubblicato il 31/01/2021Salve sdangheri, state passando una bella domenica? Qui il tempo è pessimo ma non riesce a scalfire il mio buon umore. Due giorni fa mi hanno rinnovato il contratto. Da quello di tre mesi, considerato una prova, sono passato ancora a determinato, però di sei mesi. Fino a luglio posso dedicarmi ad altri problemi (CHI SIAMO; DOVE ANDIAMO; ESISTE UN DIO?) perché il frigorifero sarà pieno, avrò la benzina per viaggiare e magari anche due spicci per offrire una pizza alle mie bambine. Da asporto. Continua a Leggere
Mi è sempre piaciuta la musica heavy metal. Tanto, davvero, ma non per questo in modo totalizzante. Mi piace molto ascoltare Luigi Tenco o Mike Oldfield, così come i Matia Bazar o Enya. Spesso però sento il bisogno di tornare ad avere i chitarroni pesanti a disposizione, le voci acute e quelle growl. Ho sempre apprezzato l’iconografia delle copertine, certi testi, l’epicità di alcuni concept. Ma allo stesso modo, se sento Duke Ellington o Allan Holdsworth mi esalto allo stesso modo. Tutto questo preambolo, inutile forse, per affermare con certezza una cosa: adoro il metal, detesto i metallari. Continua a Leggere
“Mai, in tutti gli anni trascorsi in tournée con Ian e conoscendo Ian, giuro: non l’ho mai visto con una ragazza minorenne, mai. Sono sempre state donne di età superiore ai 18 anni. ” (Lewis)
Ho scritto di band convinte di essere in contatto con Satana, di rockstar assassine, suicide, necrofile, ma non una volta ho avuto questa profonda sensazione di disagio. Quando mi sono accinto a trattare dei Lostprophets (si scrive tutto attaccato) le cose si sono rivelate così dure che alla fine ho mollato il pezzo, recuperandolo solo ora, quasi a un anno di distanza. Continua a Leggere
Penso che da un po’ stiamo vivendo una nuova forma di medioevo social-mediatico, che a differenza di quello precedente, in cui la paura principale era venir meno alle regole imposte dal cattolicesimo, oggi istituisce un nuovo timore instituzionale: quello di dover onorare una carnevalata di finto perbenismo e liberalismo, dove la paura di offendere il prossimo è proporzionale alla negazione di se stessi o del proprio retaggio culturale. Insomma, la neo-fede è che siamo tutti uguali, e come ogni fede si basa sul nulla. Ovviamente questa regola riguarda soprattutto, se non solo, giovani bianchi con la bocca che puzza ancora di sborra dell’ultimo cazzo succhiato in un bagno al motto di “questa è la vita che ho sempre desiderato”.
Proviamo ad immaginare la carriera di una famosa band rock, metal o quel che sia, come un treno, che partendo dalla città A, attraverso tante fermate più o meno importanti (dal paesino sperduto di campagna, alla città di medie o grandi dimensioni) velocemente o lentamente, alla fine arriva alla città B, fermata finale della corsa. Continua a Leggere
The Dark Ride: Tutto sugli Helloween dal 1990 al 2020 – 30 anni di casini, botte e crisi mistiche!
Pubblicato il 20/01/2021Al tempo del nostro primo tour Ronnie James Dio era costantemente incazzato. Probabile che gli desse fastidio il nostro crescente successo, al punto che ci impediva di fare un soundcheck accurato, costringendoci a salire sul palco e suonare direttamente. A un certo punto l’autotreno che trasportava il drum set di Dio finì fuori strada danneggiando irreparabilmente la strumentazione, per cui Ronnie ci chiese se potevamo prestargli la nostra batteria. Rispondemmo di sì ma chiedendogli di pagare il costo del noleggio. Si trattava di una batteria costosa. Probabilmente non gli avremmo fatto questo sgarbo se si fosse comportato bene con noi, ma dopo tutti quei problemi abbiamo deciso di fargliela pagare una volta per tutte. (Michael Weikath)
Dedico questo intro al vecchio Ronnie perché non credo gli faccia onore tutta questa melassa intorno alla sua figura. Era uno stronzo, spesso e volentieri, pace all’anima sua. Ma parliamo degli Helloween, che è peggio. Continua a Leggere
Dal Folkstudio a Dylan Dog, generazioni a confronto sul posto fisso
Pubblicato il 17/01/2021Ciao sdangheri, spero stiate passando una domenica decente, anche se la situazione ormai è talmente depressiva che persino la prospettiva di mangiare la pizza non basta più a farci passare il nervoso. Continua a Leggere
Prima di proseguire la lettura di questo articolo è doveroso fare delle precisazioni, indispensabili e nette, per evitare qualsivoglia fraintendimento. Nessuno darà giudizi di parte, né si unirà a determinate fazioni o a partigianerie, nessuno sarà tollerante o indulgente con l’infrangere delle leggi di un paese, o sarà favorevole su certe aberrazioni di fatti e comportamenti. Si cercherà di narrare con la maggiore obbiettività possibile, sulle cause e non sugli effetti. Continua a Leggere