Nel 1993, Richard Garfield scatenò sul mondo Magic: The Gathering, un gioco che non era semplicemente un passatempo, ma un portale verso un immaginario oscuro, potente ed epico. Avvincente, fortemente evocativo, molto duttile e versatile, attraverso la combinazione di carte in un “Grimorio”, fatto di energie, creature, artefatti e scenari immaginifici, un universo di possibilità si schiudeva e si prestava a sessioni di gioco infinite, sempre diverse. Questo articolo si propone di analizzare come l’anima della prima edizione di Magic (Alpha/Beta/Unlimited) possa essere instillata nelle band heavy metal. Non si tratta di una coincidenza, ma di un’inevitabile convergenza di estetiche, tematiche e attitudini. Per svelare la profondità di questo legame, useremo la lente del sistema filosofico di Magic stesso: il Pentagono dei Colori. Ogni colore di mana rappresenta un’ideologia, un modo di vedere il mondo. E ogni ideologia trova un’eco perfetta nelle innumerevoli sfaccettature di questi gruppi musicali. Se conoscete Magic tutto vi è chiaro, se non avete la più pallida idea di che cosa sia, prima di leggere queste righe andate sul web e potrete informarvi su questo gioco.
Il Mana Bianco: Ordine, Fede e Furia Sacra
Il Bianco è il colore della legge, della comunità, della fede e della luce. Rappresenta l’ordine, la giustizia e la convinzione che il gruppo sia più forte del singolo. Ma è anche il colore della furia dogmatica, della crociata spietata e del giudizio apocalittico. Trova la sua perfetta controparte sonora nell’epica della NWOBHM e nel power metal, generi fondati sull’eroismo, sulle battaglie corali e su un incrollabile senso dell’onore.
Saxon e Crusade: I Saxon sono i guerrieri della NWOBHM, con inni che parlano di battaglie, motociclette e orgoglio operaio. La loro carta è Crusade. Questo incantesimo globale potenzia tutte le creature bianche, trasformando un manipolo di soldati in un’armata invincibile. È l’inno che chiama a raccolta le truppe, l’urlo di battaglia che infonde coraggio prima della carica. Rispecchia perfettamente l’etica “noi contro loro” e la potenza corale di pezzi come Wheels of Steel o Denim and Leather.
Iron Maiden e Serra Angel: Gli Iron Maiden sono i cantastorie del metal, con saghe di battaglie, mitologia e avventura. La carta che incarna questo spirito è Serra Angel. È una creatura iconica, maestosa, potente e dall’artwork indimenticabile. La sua combinazione di attacco, difesa e vigilanza le conferisce una superiorità tattica che rispecchia la maestria musicale della band. L’Angelo di Serra non è solo una picchiatrice; è un simbolo di speranza e potenza, proprio come l’arrivo della cavalleria in The Trooper.
Helloween & Swords to Plowshares: Padri del power metal melodico, gli Helloween sono veloci, ottimisti e pieni di energia positiva. La carta perfetta è Swords to Plowshares. Questo istantaneo esilia una creatura in cambio di punti vita per il suo controllore. È la rimozione più efficiente del gioco, ma con un risvolto “pacifico”. Incarna l’approccio degli Helloween: risolvere il problema in modo pulito, quasi gioioso, trasformando il conflitto in qualcosa di positivo. È l’essenza dei due Keeper of the Seven Keys.
Dio e Savannah Lions: Ronnie James Dio, la Voce del Metal. Potente, eroico, indomito. I Savannah Lions sono l’emblema della sua aggressività nobile: una creatura 2/1 a un solo mana bianco. Efficiente, potente per il suo costo, un predatore puro e orgoglioso. È l’attacco frontale e senza paura del “Leone Sacro” che non si nasconde nell’ombra.
Metallica e Wrath of God: I primi Metallica erano una forza della natura, rabbia epica e potenza cataclismica. La loro carta è Wrath of God. Con un singolo gesto, distrugge tutte le creature sul campo. È il “reset” definitivo, l’evento apocalittico che fa tabula rasa. Incarna la potenza di brani come Creeping Death o la furia distruttiva di …And Justice for All. È una carta che non fa prigionieri, ridefinendo il campo di battaglia con una potenza assoluta e purificatrice, un giudizio finale.
Il Mana Blu: Intelletto, Tempo e Illusione
Il Blu è il colore della conoscenza, della tecnologia, dell’inganno e del controllo. Non cerca la vittoria attraverso la forza bruta, ma attraverso la superiorità intellettuale, la manipolazione del tempo e la negazione delle strategie avversarie. È l’anima del metal più tecnico, progressivo e cervellotico, dove virtuosismo, complessità e astrazione regnano sovrani.
Megadeth e Counterspell (Contromagia): Guidati dal genio tecnico e dalla paranoia di Dave Mustaine, i Megadeth rappresentano il lato più tecnico e cinico del thrash. La loro carta è Counterspell. Non si tratta di distruzione, ma di negazione strategica. È l’abilità di dire “NO” al piano dell’avversario, di smantellarne la strategia. Rispecchia l’approccio di Mustaine: intelligente, preventivo e spietato, come un testo di Peace Sells… but Who’s Buying?.
Dream Theater e Timetwister: I re del progressive metal. Complessità tecnica, cambi di tempo e concetti lirici astratti. La loro carta è Timetwister. Questo stregoneria rimescola mani, cimiteri e grimori, resettando lo stato del gioco. La sua complessità e il suo impatto devastante sul flusso della partita rispecchiano le intricate architetture sonore della band, un esercizio di virtuosismo che altera la percezione stessa del duello.
Blind Guardian e Vesuvan Doppelganger: I Bardi Ciechi sono i massimi esponenti del metal fantasy. La loro musica è stratificata e cangiante. La loro carta è Vesuvan Doppelganger. Questa creatura può copiare qualsiasi altra creatura, e può cambiare forma ad ogni mantenimento. È il mutaforma, il narratore che assume mille volti, rappresentando la versatilità musicale dei Blind Guardian e la loro abilità nel dare vita a innumerevoli personaggi.
Warlord e Ancestral Recall: I Warlord sono una perla nascosta dell’epic metal, venerati per la loro musica evocativa e tecnica. Sono i maghi del genere. La loro carta è Ancestral Recall. Pescare tre carte al costo di un mana. È un vantaggio così sproporzionato da essere quasi mistico. Non è forza bruta, ma conoscenza, opzioni, potere derivato dall’intelletto. È la saggezza segreta che vince la battaglia.
Gamma Ray e Time Walk: Nati da una costola degli Helloween, i Gamma Ray hanno un’anima fantascientifica e un’energia sfrenata. La loro carta non può che essere Time Walk. Giocare un turno extra. È la rottura delle regole del tempo, un’accelerazione così potente da lasciare l’avversario nella polvere, rispecchiando l’energia ipercinetica e il senso di avventura spaziale di album come Heading for Tomorrow.
Manowar e Mahamoti Djinn: I Manowar sono l’epitome dell’epic metal. Il Mahamoti Djinn è la loro essenza: una creatura enorme (5/6 volante), un gigante blu dei cieli che domina il campo con pura forza arcana. È il “Signore della Guerra” dell’aria, un potere soverchiante evocato dalla volontà del mago.
Il Mana Nero: Ambizione, Morte e Patto Infernale
Il Nero è il colore dell’ambizione sfrenata, dell’egoismo, della morte e del potere ottenuto a qualsiasi costo. Abbraccia l’oscurità, la non-morte e la corruzione come strumenti per raggiungere i propri scopi. È l’essenza stessa del black metal, l’anima oscura del doom e il tema centrale di ogni racconto metal che parli di demoni, negromanzia e patti faustiani.
Mercyful Fate e Lord of the Pit: Nessuno ha unito occultismo e virtuosismo come i Mercyful Fate. La loro incarnazione è il Lord of the Pit. Un demone gigantesco (7/7 con travolgere e volare) che esige un tributo di sangue ad ogni turno. Se non puoi pagare, si rivolta contro di te. È la perfetta metafora di un patto faustiano: per ottenere un potere immenso, devi vivere sull’orlo del tradimento.
King Diamond e Nether Shadow: L’opera solista di King Diamond approfondisce le narrazioni horror. La sua carta è Nether Shadow. Una creatura innocua che non vuole restare morta, tornando dal cimitero. È l’essenza di una storia di fantasmi, lo spirito che non trova pace e ritorna per perseguitare i vivi, come nelle trame di Abigail.
Candlemass e The Abyss: Padri del doom metal epico, i Candlemass creano paesaggi sonori desolati e schiaccianti. La loro carta è The Abyss. Un incantesimo che, turno dopo turno, costringe ogni giocatore a distruggere una creatura. È una forza entropica, un vuoto che consuma lentamente ogni forma di vita. È la disperazione sonora di Solitude.
Slayer e Pestilence: Gli Slayer sono l’apice della violenza e del nichilismo. La carta che li rappresenta è Pestilence. Questo incantesimo infligge danno a tutte le creature e a tutti i giocatori. È un’arma di distruzione di massa indiscriminata, una spirale di morte e dolore che rispecchia l’atmosfera soffocante e senza speranza di Reign in Blood.
Venom e Demonic Hordes: I Venom hanno creato il black metal. Caotici, blasfemi, rozzi. Le Demonic Hordes sono perfette: evocano un’orda che distrugge le terre, la fonte stessa della vita, con un’estetica satanica e primitiva.
Kreator e Animate Dead: Il thrash teutonico dei Kreator abbraccia l’orrore. Animate Dead profana un cimitero per riportare in vita una creatura come un abominio non-morto. C’è qualcosa di intrinsecamente perverso e violento in questo atto, che si sposa alla perfezione con la furia blasfema di Pleasure to Kill.
Sodom e Sinkhole: La furia bellica del thrash dei Sodom. Sinkhole è la guerra di trincea fatta carta: distruzione di una terra. È un attacco diretto alle risorse del nemico, un atto di sabotaggio spietato che rispecchia l’estetica militare della band.
Saint Vitus e Word of Command: Pionieri del doom, lenti e disperati. Word of Command è una stregoneria crudele: guardi la mano dell’avversario e lo costringi a giocare una carta a tua scelta. È una violazione mentale, una forma di controllo lento e ineluttabile come il suono oppressivo della band.
Il Mana Rosso: Caos, Impulso e Assalto Diretto
Il Rosso è passione, impulso, caos e libertà. Incarna l’emozione pura, la furia della battaglia, il fuoco della distruzione e l’adrenalina dell’attacco fulmineo. È il rock ‘n’ roll primordiale, la velocità senza compromessi del thrash, la potenza di un fulmine e l’imprevedibilità di un’esplosione. È il colore che colpisce per primo e fa domande dopo.
AC/DC Lightning Bolt: Gli AC/DC sono l’elettricità pura, grezza e ad alto voltaggio. L’associazione è perfetta con Lightning Bolt. Tre danni, un mana rosso, istantaneo. È l’essenza della filosofia del rosso: danno diretto, veloce, efficiente e iconico. Come un assolo di Angus Young, è una scarica di adrenalina che risolve il problema in modo spettacolare.
Testament e Earthquake: I Testament hanno un suono massiccio, potente, con la voce leonina di Chuck Billy a dominare. La loro carta è Earthquake. Un incantesimo che infligge danni a ogni creatura senza volare e a ogni giocatore. È una forza tellurica, primordiale, che scuote le fondamenta del mondo, rappresentando i loro riff pesanti e “terreni”.
Accept e Shivan Dragon: I titani tedeschi Accept sono una macchina da guerra. Lo Shivan Dragon è la loro controparte: iconico, brutale, una minaccia sputafuoco che cresce di potenza con ogni mana rosso. È l’incarnazione del motto “Balls to the Wall” fatto drago.
Mötley Crüe e Wheel of Fortune: Il lato più edonista e caotico del glam metal. Wheel of Fortune incarna questo spirito: si scartano le mani e si pescano sette nuove carte. È il caos totale, il reset imprevedibile che può portare alla gloria o alla rovina, il tutto in una notte di eccessi a Los Angeles.
Il Mana Verde: Istinto, Crescita e Furia Primordiale
Il Verde è il colore della natura, dell’istinto, della crescita e della forza bruta. Rappresenta la legge della giungla, la vita indomita e il potere primordiale delle bestie colossali. Si affida alla forza travolgente e a una crescita inarrestabile. La sua essenza risuona nel groove metal più fisico e viscerale, nell’epica pagana e in ogni suono che evoca una forza selvaggia e inarrestabile.
Pantera e Berserk: Con Vulgar Display of Power, i Pantera hanno creato il groove metal, un suono basato su una potenza ritmica schiacciante. La loro carta è Berserk. Questo istantaneo raddoppia la forza di una creatura e le conferisce travolgere, per un singolo, devastante attacco… al termine del quale, però, la creatura viene distrutta. È l’esplosione di rabbia pura e incontrollata che distrugge tutto, anche sé stessa, come un assolo di Dimebag Darrell.
Manilla Road e Lhurgoyf: L’epic metal oscuro e letterario dei Manilla Road. Il Lhurgoyf è una creatura strana, la cui forza è determinata dal numero di creature nei cimiteri. Diventa più forte nutrendosi dei caduti e della storia passata, proprio come le canzoni della band attingono da miti e leggende dimenticate, crescendo in potere con il peso della storia.
Celtic Frost e Fungusaur: I Celtic Frost sono passati dal proto-black a un’avant-garde metal sperimentale. Il Fungusaur è una creatura strana, quasi aliena. Ogni volta che subisce danno, cresce, diventando più forte attraverso la sofferenza. Questa evoluzione attraverso il dolore è la metafora perfetta del percorso artistico di Tom G. Warrior, un percorso fatto di trasformazioni e di una ricerca sonora nata dal buio.
Al di fuori del pentagono dei colori, esiste il reame dell’incolore: gli artefatti e le terre. Rappresentano il potere grezzo del mana, la tecnologia antica, le macchine inarrestabili e le forze senza anima o coscienza che trascendono la filosofia dei colori. È qui che troviamo le fondamenta del potere, l’acciaio, l’elettricità e la pura attitudine rock ‘n’ roll, l’essenza stessa di ciò che rende “metal” il metal.
Black Sabbath e Mana Crypt/Sol Ring: I Black Sabbath sono il punto zero. La loro associazione è con le più potenti fonti di mana: Sol Ring e Mana Crypt. Queste carte non producono semplicemente mana; lo generano in modo innaturale, accelerando il gioco a un ritmo spaventoso. Come i riff di Iommi, sono semplici, iconici e cambiano le regole. Il “prezzo” da pagare per Mana Crypt (il danno potenziale) riecheggia l’atmosfera sinistra e il senso di pericolo dei loro brani.
Judas Priest e Juggernaut: I Judas Priest sono i “Metal Gods”. La loro carta è Juggernaut. Questa creatura artefatto è inarrestabile: attacca ogni turno se possibile. È una forza della natura meccanica, un ariete d’acciaio che avanza senza sosta, incarnando l’implacabile assalto sonoro di “Painkiller”.
Overkill e The Rack: La tenacia fatta thrash. The Rack è un artefatto che infligge un dolore lento e costante. Non è una furia esplosiva, ma una pressione inesorabile che logora l’avversario, turno dopo turno. Rispecchia la perseveranza e l’approccio abrasivo della band, che ti sfinisce con una raffica continua di riff.
Mötorhead e Forcefield: Lemmy è Lemmy. I Mötorhead sono un’inarrestabile macchina rock ‘n’ roll. Forcefield è un artefatto difensivo unico: puoi ridurre a 1 qualsiasi ammontare di danno. È l’incarnazione della resilienza di Lemmy: non importa quanto forte lo colpisci, lui è ancora lì, in piedi.
Kiss e Chaos Orb: I Kiss sono spettacolo puro. La loro carta è l’infame Chaos Orb. Un artefatto che richiede al giocatore di lanciarlo fisicamente sul tavolo. Qualsiasi cosa tocchi, viene distrutta. È una carta che rompe la quarta parete del gioco, introducendo un elemento fisico, caotico e spettacolare nel duello, proprio come un loro concerto.
Se per voi tutto questo ha un senso, oppure è un delirio che mi ha pervaso per qualche tempo la mente, non è dato saperlo, ma come dico sempre, ogni cosa è connessa in questo universo che poco conosciamo.