Gli Autumn Tears sono, alternativamente, un ensemble da meditazione oppure da suicidio. Dipende dal mood del momento dell’ascoltatore. Essendo io stato, per anni, un consumatore compulsivo di power-classic – e neanche di una miriade di band ché non è umanamente possibile secondo me, ma di un numero mediamente ristretto – dicevo, essendomi concentrato su sonorità “altre” non potevo conoscere questa realtà che riesco a collocare negli ascolti alternativi a ciò che d’abitudine infilo nello stereo o nella chiavetta usb. Continua a Leggere
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