Codex Macstrevc – The Etrurian Black Metal Manifesto

Riceviamo e pubblichiamo:

“Optimism is cowardice”, O. Spengler.

Per quanto tutto attorno a noi sembri darci sempre più ragione, viviamo un lungo periodo di prepotente discordia che sapremo affrontare nel più freddo ed efferato dei modi; con i mezzi che oggi ci restano abbiamo marchiato con il nostro sangue questo “ulivo sullo scudo”, il Numinoso sigillo del “Rasna Henthu Macstrevc”, simbolo già presente da qualche tempo sulle nostre uscite discografiche.
Questa è una storia che ha inizio durante la prima decade degli anni ’00, ed è proprio per questo motivo che è stato lo split album Rasnametal ad avere per primo il marchio del Macstrevc nell’artwork. “Rasnametal” racchiude brani primigenei, per noi formativi ed essenziali, dei Sethlans e di Pherussna. Crude sonorità d’origine Rasna, ispirate, evocate e recuperate nella nostra Terra, come fossili d’un passato che incombe.
Oggi ammantati dall’aura nubilosa di questo simbolo: “AMBS, Ad Omega, Exaltatio Diaboli e Lucusfauni”, condividono radici, ethos, medesima weltanschauung e obbiettivi/mete sia spirituali che materiali.

Non abbiamo niente da spartire con i mondani baracconi folcloristico/indentitari da Pro Loco di paese che vediamo venir sbandierati gaiamente alla corte di label e salotti digitali che hanno l’unico scopo di addomesticare l’indomita natura di questo “maelstrom” che è il Black Metal.

Lontani dalla ridicola attitudine di quelle band troppo fragili per sottrarsi alla stretta dei tentacoli di questo mostro, che offre solo facili entusiasmi e futili momenti di vana gloria.

Noi riabilitiamo la necessità di non scendere a compromessi con buffe ideologie di vanagloria e di perseguire la via degli Dei e del Sangue, fino alle estreme conseguenze.

Non soltanto musica quindi, anche se gli atei vorrebbero che sia così!
Sguarniti di vanitas, nella nostra intima cerchia siamo già divulgatori dell’idea neonata degli umanisti del domani; pecchiamo d’ego e d’ego siamo inebriati proprio adesso che diamo garanzia d’essere qui per rispondere, non per chiedere.

Il focus di questo capitolo di presentazione del “Codex Macstrevc” è anche quello di fare chiarezza sul fatto che un abrasivo slogan come “Etrurian black metal” sia oggi riferibile e circoscritto esclusivamente ad alcune bands/progetti nati tra Lazio, Umbria e Toscana che condividono, oltre all’origine, anche una genuina ricerca che va oltre il tangibile e la materia.

Questa è una attività radicale, sonica e spirituale generatasi tra fine ’90 e primi ’00 che coinvolge, oltre ai già citati Sethlans e Pherussna, anche band come Veltha, Aisnatorn e Criptum. Queste sono quelle che consideriamo legittime fondamenta di questo movimento.

Alcuni dei membri di queste “entità” non li abbiamo mai conosciuti di persona, e di alcuni ne abbiamo perso le tracce, ma li sentiamo sodali e gli riconosciamo il merito di aver contribuito alla costruzione di una “scena” estrema di radice Etrusca di cui il Macstrevc si elegge conservatore ed erede, un soffio di passato proiettato nel presente e nel futuro.

Oggi esclusivamente le quattro band legate dal sigillo del “Rasna Henthu Macstrevc” si accollano onere ed onore di suonare “Etrurian Black Metal”, rivendicato e sterilizzato dai miasmi di obsoleti e pittoreschi teatrini che non ci appartengono!

Entro la fine del 2025 sarà rilasciato lo split album che vede protagoniste tutte e quattro le band del Macstrevc: Geryne (mistero) Aitia (accusa/Satana), parole che racchiudono l’essenza stessa del nostro sodalizio, per noi esclusivo vessillo simbolicamente affisso sul mesto calvario d’abisso e vertigine che si manifesta nel tradurre in suono l’onere del Diavolo.

Gli Dei sono con Noi! Aisna Aita!

:RASNA HENTHU MACSTREVC:

Make Black Metal Satanic Again!