Parola di Nergal – CONFESSIONI DI UN ERETICO – Tra sacro e profano nei Behemoth e oltre – Krzysztof Azarewicz & Piotr Weltrowski

Di eretico in queste confessioni c’è l’attitudine intelligente, rilassata e decisamente contro lo stereotipo di un anticristo venduto come cibo spazzatura dai media. Nella sua vita movimentata e all’insegna del dinamismo satanico Nergal si è prestato al gossip, traendone molti vantaggi in termini di fama e soldi, ma ritrovandosi a combattere l’ostracismo dei suoi fan e la persecuzione di paparazzi, pronti a introdursi persino nella stanza d’ospedale dove il demonio mangia bibbie era infine ridotto dalla chemio a un glabro relitto.

Il libro non è una biografia vera e propria ma una godibilissima intervista che ripercorre i primi quarant’anni di vita di una delle personalità più interessanti uscite dal mondo metal.

Due giornalisti e amici intimi la conducono in varie sessioni, tagliando e cucendo intorno ad Adam Nergal Darski un ritratto in cui l’ago e il filo delle domande spesso non lesinano punture e graffi.

Purtroppo alla fine delle 270 pagine sembra di aver toccato tutti gli argomenti senza essere andati a fondo su nessuno. In particolare si esaminano le vicende personali più chiacchierate mentre (Bibbie strappate, tumori sconfitti, jetset) l’arte e il talento che poi hanno condotto un musicista estremo in cima alle classifiche della Polonia restano troppo sullo sfondo.