Alla Coop piace il metal taroccato – Eddi degli airon maiden vi aspetta

Bighellonando tra gli scaffali dell’Ipercoop della mia città, tra salami, caciotte, yogurt e patatine, accanto al reparto cartoleria, ecco che una piccola, strana e silenziosa rivoluzione sta avvenendo: rock e metal in bella vista e alla mercè dei consumatori. Procediamo con ordine. In una piccola sezione dedicata, tra lenzuola e piumoni, ho visto uno stand con tutta una serie di oggetti rock e metal e la “ggenteeh” si era incuriosita e scrutava perplessa. Un contenitore di legno con tanti vinili, Sex Pistols, Nirvana, Mike Oldfield, Deep Purple e Led Zeppelin, Rolling Stones e anche dischi heavy metal, che non ho fatto in tempo a vedere, perché saccheggiati avidamente da qualche cliente.

Tutto bene, un grande ritorno del rock nei gusti delle persone?

Mah… Ognuno di quei dischi ERA UN BOOTLEG!!! Si, avete capito bene, la Coop vende bootleg. Loghi approssimativi, grafiche dozzinali, show registrati in qualche venue strana, scalette raffazzonate.

Ho sorriso, tra il beffardo e l’incredulo, domandandomi: PERCHE?

Perché vendere vinili illegali e clandestini e non quelli ufficiali? La Coop avrà acquistato i diritti? Lo può fare?

Proseguiamo. In uno scaffale cartonato c’era una pila di borsette e bandiere degli Iron Maiden. Quella enorme a tutta parete di Live After Death a circa 11 euro e una borsa color crema con un Eddie scrauso di The Number Of The Beast a 9 euro.

Ma porca troia!!!!

E per finire blister di piccole toppe da giubbotto di Anthrax, Slayer e Metallica, 3 a busta per circa 8 euro. Anche queste palesemente tarocche e malfatte. Gulp! Uno scenario per me sconvolgente, tanto che ho riso fino a piangere accanto ai pandori in offerta impilati a piramide, chiedendomi dove vogliono parare con queste cose.

Poi in una sezione dedicata ai giornali, ecco una serie di statuine di Eddie, allegati a qualche enciclopedia. Ho visto quella di The Trooper e a me più che Eddie sembrava Mastro Lindo. Orripilante. Nel 2025 questo è lo “stato dell’arte” del metal, almeno agli occhi del grande pubblico casuale. Paccottiglia tarocca di pessimo gusto. A voi l’ardua sentenza.

Marco Grosso