Perché Breaking Bad non piace a mia moglie?

Perché a mia moglie non piace Breaking Bad? La serie televisiva più fica che abbia mai visto me la devo vedere da solo, a notte tardi, quando lei dorme, perché se no mi brontola tutto il tempo.

Anche con Sons Of Anarchy era lo stesso, poi però si è appassionata e ora la guardiamo insieme. Breaking Bad invece non le piace. Ha provato, riprovato… niente. Dice che non riesce ad appassionarsi alle vicende di un malato di cancro che vende droga di nascosto dalla moglie. Che bisogno c’è di mentirle? Perché tutto ‘sto casino inutile? E poi non ci sono neanche i cattivi veri. C’è solo uno che lo sta per diventare.

La cosa mi sta facendo riflettere. Prego, niente battute.

Prima obbiezione. Perché nasconderlo alla moglie?

In effetti, chiunque viva insieme o abbia vissuto con una donna, sa che prima o poi si finisce per nasconderle qualcosa, anche solo il regalo di Natale. O meglio, tentare di farlo, perché si scopre quanto sia difficile e infine impossibile. Ecco, un aspetto che mi appassiona davvero di BB è questo continuo tentativo di tenere alla larga la sempre più perplessa e sospettosa consorte dall’enorme e travolgente traffico di droga che il marito, un mesto e stimato professore liceale di chimica, sta mettendo su per racimolare più soldi possibile da lasciare alla famiglia prima di morire.

Quindi ecco la necessità dei due telefonini. Inevitabile però che la cosa non regga molto a lungo. E alla fine lei scopre tutto e lo molla. Da lì, il protagonista, che sta facendo di tutto per il bene della famiglia si ritrova senza famiglia e non sa più che fare.

Non vado oltre con la trama.

Quello che dice mia moglie insegna qualcosa sulle donne. Noi maschietti le idealizziamo fin da quando siamo piccoli, cresciamo pensando che siano un ricettacolo di virtù e precetti morali, di nobiltà spirituale. Solo i veri uomini, coraggiosi, intelligenti e che non scoreggiano, finiscono per conquistare le migliori fiche delle commedie americane. Sono stronzate ma ci formiamo il cervello su di esse, fin dalla tenera età. Quindi cresciamo pensando che nostra moglie non sia una troia, una matta, una perversa. Quando scopriamo che invece lei è una di queste cose (o forse anche due e tre) il mondo ci crolla addosso.

La verità è che nostra moglie è come noi, anzi… è peggio. Burzum ha detto che le donne sono molto più estreme degli uomini e che Hitler è arrivato al successo puntando su di loro, come elettorato. Ecco perché le divise delle SS sono così fascinose.

Quindi se decideste di iniziare a rapinare banche per sfangare il mese, vostra moglie probabilmente non ci vedrebbe nulla di male e vi aspetterebbe fuori con il motore acceso e le mani sul volante alle 3 e 23.

Altra cosa di Breaking Bad. Il buono che diventa cattivo e l’assenza di veri cattivi.

Alle donne piacciono i cattivi. Spesso un uomo vede la cattiveria come sinonimo di virilità, mentre le donne solo come un bisogno di amore, perché la crocerossa va dal tossico, dal matto e dal bastardo, ovvero dove c’è del lavoro femminile da fare. Sembrano luoghi comuni e forse lo sono, ma io questo poco di sicuro conosco sul mondo delle donne: i luoghi comuni. E uno è che si innamorano spesso dei peggiori pezzi di merda della terra.

Io, maschio, invece vedo il protagonista Walter White come un vigliacco che sogna di essere un duro e piano piano lo diventa. Questa cosa che tutti possiamo diventare uomini con le palle mi rincuora e penso sia l’equivalente di una femmina che vede una grassona grassissima che perde 100 chili in due mesi. Mentre si ingozza davanti alla tv spera che un giorno ci sia speranza anche per lei. Mentre uno spettatore maschio che non abbia gravi problemi di peso vedrebbe nella cicciona un’impresa disperata. Anche senza quei cento chili sarebbe comunque una cozza inguardabile, allora che senso ha tutto il sacrificio?

Quindi i progressi di White per lo spettatore maschio medio della serie, un nerd sfigato che subisce ogni giorno umiliazioni e frustranti sconfitte, sono rincuoranti. Per una donna invece è un lavoro finito che si disfa e torna da capo. Quando lui sarà cattivo tutte si innamoreranno per cercare di farlo ridiventare buono.

Che poi: i cattivi ci sono nella seria.

La serie Breaking Bad è piena di cattivi e ce ne sono di terribili. Il vero difetto sono loro, a dire la verità.

Questa serie è magnifica: non c’è retorica, non ci sono cazzate inverosimili, non c’è stilizzazione pacchiana, non c’è sesso o violenza, o meglio ce ne sono ma non sono mai gratuiti e allo scopo di alzare gli ascolti. Però riguardo la faccenda dei cattivi sembra Street Fighters. Ogni serie ce n’è uno nuovo di cattivo e sempre più stravagante e cazzuto dei precedenti, come i livelli di un videogioco. Questo è l’unico difetto, il solo vero limite narrativo di Breaking Bad. Sono arrivato alla terza stagione e magari mi smentiranno le successive, non lo voglio sapere. Però la prima aveva uno spacciatoruncolo dal grilletto facile ma tutto sommato abbastanza ragionevole. Nel secondo c’era Tuco, uno psicopatico bestiale pronto a uccidere chiunque per ragioni futili. Nella terza ci sono questi due gemelli muti che dal Messico arrivano prima strisciando e poi bruciando cadaveri. Nella quarta cosa troverò, una specie di vampiro necrofilo telecinetico mangia bambini?

Comunque il problema rimane: come faccio a convincere la mia donna a sorbirsi le rimanenti stagioni della serie Breaking Bad? Sodomizzandola d’affettuosi cioccolatini?

(Francesco Ceccamea)