Vi dico cosa ne penso io. Intanto spiego: è una dichiarazione che Marco Grosso ha letto su un forum di amanti del Jazz. Qualcuno ha scritto così e sotto gli hanno dato ragione. La prima cosa che mi verrebbe di fare è rispondere con un altro pregiudizio: i Jazzisti sono i segaioli della musica, ma siccome ho un passato da segaiolo, non ho mai davvero amato il Jazz e soffro di pregiudizi verso questo genere musicale e chi lo pratica (noioso, da filodiffusione, solo assoli, vecchio, estinto) rischio pure io di fare la parte del gonzo e dire una scemenza come questa.
In pratica in questa dichiarazione ci sono due parole che fanno parte di un momento storico che si è concluso. Fascista e metallaro. Esistono ancora da qualche parte degli esseri umani che si identifichino in tutto e per tutto in una di queste due categorie? A parte mio zio, no. Nella chiacchiera sociale li usiamo per definire atteggiamenti e aspetti. Ne caso del fascio è più nel pensare e nel comportarsi; “come un metallaro” si può invece riferire al vestiario e ai gusti musicali. Di certo non conosce gli Imperial Triumphant.
Nessuno direbbe: “la pensi come un metallaro”. Cosa dovrebbe pensare un metallaro?
Se invece diciamo di uno che dice certe cose, “la pensi come un fascista”, allora questo ci torna di più. Sì, io lo so che ci sono persone che ascoltano metal, suonano metal e si vestono con toppe e borchie, vittime di certi cliché mentali associabili alla figura del metallaro, ma sono dentro questa cosa, nutro la mia consapevolezza a riguardo e la condivido con chi condivide la mia passione per la musica metal. Il Jazzista che ha detto quella frase non penso si senta partecipe. Punta il dito, prende la distanza.
Cosa significa pensare da fascista? Per me si intende un modo di vedere le cose rigido, retrivo, assoluto, estremo.
Già, estremo. Ma allora potremmo dire la stessa cosa del comunista. Pure quello è estremo. I “metallari sono i comunisti della musica” però suggerisce altre accezioni, quasi buone. Mi fa pensare che il metallaro vuol condividere tutto con tutti nella stessa quantità, musica e borchie e che però non tollera deviazioni intellettuali e comportamentali da questo modo di risolvere i problemi umani. Vero che talvolta i festival metal sembrano più le feste dell’Unità, con la birra e i panini al posto del mosto buono e la bruschetta, ma lasciamo stare.
Magari associare l’ascoltatore di solo metal all’integralista islamico, potrebbe funzionare di più. Gli integralisti islamici esistono ancora, hanno una visione chiusa e non tollerano chi vuole deviare da un certo verbo. I Cristiani hanno atteggiamenti simili, solo che vogliono convincerti a diventare come uno di loro. Ma mentre scrivo queste cose mi rendo conto, e forse voi prima di me, che sto cadendo nella stessa buca di generalismo e pregiudizi di cui è vittima il jazzista di quel forum. Lui la pensa così. Sotto altri gli dicono yeah, ma sono alcune persone. C’è un mondo di amanti del Jazz che potrebbero rispettare chi sente o suona metal e addirittura potrebbero essere nostalgici del fascismo, anche se il Fascismo mi pare che proibisse l’ascolto del Jazz o per lo meno che lo sconsigliasse.
Di sicuro un metallaro non sarebbe mai stato felice sotto il Duce, ma c’è un piccolo Duce in ognuno di noi. Mi verrebbe da dire che il Jazzaro che da’ del fascio al metallaro, sia pure lui un bel fascio di superficialità e giudizi sommari. Amen. Voi che ne dite?